venerdì, 29 Marzo 2024
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Vicenza, Rucco e le molestie all’adunata: “Solidarietà agli alpini ma anche alle donne”

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Vicenza, Rucco sottolinea. “E’ un problema di educazione e cultura, non degli alpini”

Solidarietà agli alpini. Ma anche alle donne che hanno subito molestie.

A proposito delle polemiche e delle 160 segnalazioni di casi di molestie all’adunata degli alpini di Rimini, il presidente della Provincia di Vicenza, Francesco Rucco spiega il suo punto di vista con una nota a nome degli enti che rappresenta e dei tanti sindaci vicentini che in questi giorni lo stanno contattando.

“Lo ribadisco senza esitazioni – afferma Rucco – il nostro territorio deve tanto agli alpini, al loro coraggio in tempo di guerra e alla loro passione in tempo di pace. Gli alpini ci sono sempre quando abbiamo bisogno di una mano ed è nostro dovere come Istituzioni ringraziarli sempre.”

“Ci sono stati episodi di molestie e di mancanza di rispetto nei confronti delle donne – dichiara Rucco – non importa quanti e non importa se seguiranno denunce, ciò che conta è che sono successi. Come si stanno verificando a Torino in occasione dell’Eurovision song contest, come si sono verificati a Milano a Capodanno e come purtroppo si verificano sempre quando ci sono altre concentrazioni di persone. Anzi, di “branchi”. Perché il problema è proprio questo. E’ un problema culturale, di educazione.”

“Il problema non sono gli alpini – chiarisce Rucco – e ha fatto bene il presidente nazionale degli alpini Sebastiano Favero a condannare senza mezzi termini, come hanno fatto bene tutti coloro che hanno preso posizione. La migliore solidarietà che possiamo dimostrare alle donne è non sottovalutare, perché sottovalutare è già giustificare.”

“Gli alpini sono persone perbene – conclude Rucco – sono promotori della tradizione di solidarietà della nostra terra, custodi dei nostri valori tra cui c’è il rispetto per le persone. I veri alpini sono gentiluomini e sono certo che saranno loro stessi a difendere la penna nera anche allontanando chi non è degno di tenerla in testa. Non è vietando le adunate che si risolve il problema. Non è vietando gli assembramenti, ma vigilando, tutti, perché non si verifichino eccessi. Altrimenti avranno vinto loro, quelli delle prevaricazioni. Che non sono alpini.”