Alessandro Abate, 40 anni, lavora per lโagenzia della Ue che garantisce il diritto di asilo ai fuggitivi
Le guerre che si potrebbero evitare, come anche i cataclismi che non si possono schivare, producono miseria, dolore ed emergenze umanitarie. Per affrontarle, i Paesi che hanno dato origine alla comunitร europea si sono dotati 12 anni fa dellโAgenzia per l’asilo (Euaa), organismo incaricato di supportare gli Stati membri nell’applicazione delle leggi della U che disciplinano l’asilo, la protezione internazionale e le condizioni di accoglienza.
Al suo interno, a capo del settore diย Prima risposta, cโรจ il vicentino Alessandro Abate. Quarantenne, figlio di Lucio e Lalla Trupia, ha un master con lโIspi, lโIstituto per gli studi di politica internazionale, ma soprattutto ha una invidiabile esperienza sul campo, maturata con le ong: ha operato in Sud Sudan, in Libano ai tempi della crisi con la Siria che produsse due milioni di rifugiati. Poi รจ stato chiamato dal ministero degli Interni per gestire le prime ondate di immigrati clandestini sbarcati sulle coste siciliane, girando i molti centri di accoglienza.
Il passo successivo รจ stato quello di diventare funzionario dellโAgenzia della Ue che lo ha spedito immediatamente in Grecia, in particolare nellโisola di Lesbo, a gestire lโaccoglienza di seimila immigrati irregolari sirianiย al giorno. L’agenzia, racconta Abate, ha fornito supporto su vasta scala alla Grecia attraverso l’impiego di team multidisciplinari, flussi di lavoro adattati e modalitร di intervento flessibile, in piรน di 40 diverse localitร della Grecia continentale e delle sue isole.
Nello scorso luglio alle porte dellโEuropa si presentarono altre migliaia di sfollati provenienti dal Medio Oriente, usati come arma di pressione da parte della Russia e del suo stato satellite Bielorussia. Anche qui, Alessandro Abate ha lavorato per fornire consulenza e collaborazione a Lituania e Lettonia, mentre la Polonia aveva assunto un atteggiamento piรน restrittivo.
La nuova guerra della Russia contro lโUcraina ha generato altri milioni di senzatetto, che hanno bisogno di assistenza anche legale per avere una propria identitร giuridica da esibire nei paesi di accoglienza. In particolare, il peso piรน significativo รจ sostenuto in questi due mesi dalla Romania, Paese nel quale Abate sta trascorrendo interminabili settimane di presenza e di coordinamento, al fianco delle autoritร locali, travolte da unโinaspettata e mai immaginata tragedia umanitaria, con milioni di fuggitivi ucraini, in stragrande maggioranza donne e bambini.
โIl nostro compito โ spiega Alessandro Abate – รจ di fornire supporto per la registrazione di chi richiede protezione temporanea; fornire loro informazioni sui loro diritti in quanto classe protetta di persone; fornire formazione e supporto fondamentali alle autoritร rumene per quanto riguarda l’attuazione della direttiva sulla protezione temporaneaโ.
“ร un lavoro immane, sottolinea, svolto in un mare di sofferenze, dolore e lacrime. Quello che vediamo ci mette a dura prova, a causa delle indicibili atrocitร documentate quotidianamente. Sono dellโidea che occorra lasciare sempre una porta aperta per il dialogo, tuttavia quanto sta accadendo produrrร una profonda ferita nel cuore dellโEuropa, che sanguinerร a lungo e che segnerร profondamente i rapporti di forza tra gli Stati del vecchio continenteโ.
Silvio Scacco