venerdì, 29 Marzo 2024
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In carrozza per le strade del centro di Mirano

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Turismo. Presentato progetto di Confcommercio “Mirano, l’isola che non c’è”

Il rilancio dell’economia dopo due anni di pandemia e due mesi di guerra può avvenire anche grazie agli investimenti sul turismo di prossimità, possibilmente sostenibile sfruttando la mobilità dolce. E quale mezzo migliore, in questo senso, del cavallo? A Mirano si è, pertanto, creata una sinergia tra Confcommercio, Distretto del Commercio e associazioni per lanciare un progetto che porterà, si spera, nuova linfa agli operatori economici locali.

L’iniziativa, presentata lo scorso aprile nella sede di Confcommercio a Mirano, con il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo, il manager del distretto del commercio Tiziano Minuzzo e il capo delegazione dei commercianti di Mirano Roberto Rossato, oltre a Renzo Niero, presidente dell’associazione Echidna e coordinatore del laboratorio Bel Vedere, si intitola “Mirano, l’isola che non c’è”.

La denominazione parte proprio dalla storia locale. In passato, infatti, la città era una vera e propria isola circondata da canali, poi in parte interrati per dare vita al centro storico com’è oggi. Resta tuttavia un’isola da scoprire, soprattutto in quei lati più nascosti e meno conosciuti, in molti casi anche ai suoi stessi abitanti o dei comuni limitrofi. Per questo si è deciso di puntare sul turismo locale, fatto di veneti alla scoperta degli angoli meno conosciuti della propria regione. Per farlo, Confcommercio ha avviato un corso per operatori in carrozza, che avranno il compito di guidare i visitatori accompagnandoli attraverso percorsi individuati sul territorio, ad alto valore simbolico e turistico. L’idea è quella di mettere in rete i siti di interesse locale, inserendoli in un circuito per incentivarne la conoscenza e visibilità e soprattutto di farlo in una modalità del tutto innovativa, accessibile a tutti ed ecologica.

Ad aprile si è già avuto il lancio dell’iniziativa in piazza a Mirano con un grande successo di pubblico e presenza delle istituzioni locali. Il progetto verrà condiviso poi anche con le agenzie di viaggi della città, che contribuiranno a mettere in rete e rendere visibile questa nuova attrazione turistica e anche la brochure sarà distribuita sul territorio, per esempio negli hotel del comprensorio e della Riviera del Brenta. Terminata la fase sperimentale, “Mirano l’isola che non c’è” potrebbe ospitare anche eventi di più giorni, con veri e propri pacchetti e tour organizzati per scoprire la città nell’arco di più giornate. Ovviamente in carrozza.

Riccardo Musacco