La Cisl in aiuto dei profughi ucraini. 1300 nel comune di Venezia e 1700 nei restanti Comuni dell’ex provincia compresa la Riviera.
Sono 3000 gli ucraini arrivati nel territorio metropolitano di Venezia di cui 1300 solo in Comune di Venezia e altri 1700 distribuiti nei restanti Comuni dell’ex provincia compresa la Riviera. Sono quelli arrivati dal giorno dopo lo scoppio delle ostilità lo scorso febbraio, giorno in cui è scattata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. 17 mila sono quelli arrivati in Veneto. Sono in prevalenza donne e bambini ma non solo.
Tanti sono decisi a ritornare in patria appena le condizioni lo consentiranno altri invece pensano ad una permanenza più lunga per questo Cisl di Venezia e Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) hanno presentato We work for freedom – Progetto Accoglienza Ucraina, l’iniziativa che hanno sviluppato congiuntamente per l’accoglienza e l’integrazione dei profughi ucraini, realizzata in collaborazione con Anteas Venezia, Noi Migranti, Cism di Spinea e Comune di Venezia, rappresentato oggi dall’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini.
Cisl in aiuto ai profughi ucraini: il progetto
Il progetto, nasce con l’intento di costruire un’accoglienza che fornisca ai profughi tutte le modalità di sostegno e gli strumenti utili alla loro integrazione. I profughi ucraini potranno usufruire gratuitamente di aiuto presso nove sportelli Cisl della Città Metropolitana: Marghera, Mirano, Scorzè, Dolo, Portogruaro, San Donà, Jesolo, Chioggia e Cavarzere, a copertura dell’estesa geografia del veneziano. Tre le aree d’intervento : integrazione amministrativa, integrazione linguistica, integrazione sociale e lavorativa. “Questa prima fase – ha detto il segretario della Cisl Michele Zanocco –, si aprirà con la consegna ai profughi assistiti della tessera onoraria Cisl per il 2022 che garantisce l’accesso ai servizi Cisl”.