venerdì, 29 Marzo 2024
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Rovigo, Spi Cgil organizza incontri sulla medicina di genere

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Il coordinamento donne Spi Cgil Rovigo organizza nuovi incontri informativi sulla medicina di genere in Polesine

Il Coordinamento Donne dello Spi Cgil, a seguito del drammatico evento della pandemia, ha deciso, insieme alla segreteria provinciale, di organizzare incontri informativi sulla medicina di genere. Grazie alla collaborazione di professionisti nel campo della sanità, fra cui medici e farmacisti, verranno toccati diversi argomenti: dalla postura alla respirazione, la prescrizione e assunzione di farmaci, senza tralasciare le patologie cardiache e la sessualità nell’anziana/o, il tutto mantenendo il focus sulle differenze, nell’approccio medico e farmacologico, tra pazienti maschi e femmine, andando oltre i classici tabù. Gli incontri servono anche per ascoltare e capire i nuovi bisogni che vengono dal territorio in seguito alla pandemia, potendoli affrontare così nei tavoli di negoziazione sociale con i Comuni e l’Ulss5.

La salute di genere come mezzo per combattere povertà e disuguaglianze

“La salute è per tutti un diritto costituzionale – afferma Nicoletta Biancardi, segretaria generale dello Spi Cgil di Rovigo -. E’ dunque necessario un maggior impegno in difesa della sanità pubblica e dei servizi sociosanitari finalizzati, in particolare, ai soggetti più deboli, come bambini, donne e anziani. Tali categorie sono inoltre sempre più colpite dalla povertà, che costringe moltissime persone, con una larga percentuale di donne anziane, a rinunciare alle cure per motivi economici. La sfida della salute di genere sarà vincente e servirà a portare maggiori investimenti al settore, indispensabili per combattere anche le principali ‘malattie’ della nostra società: povertà, diseguaglianze, disoccupazione e precarietà. La medicina di genere non è semplicemente la medicina per le donne, ma una pratica clinica, un insieme di azioni di prevenzione, di diagnosi e di cura più efficaci e appropriate per tutti, quindi anche per gli uomini. E’ una delle nuove frontiere della sanità di oggi e trova applicazione e diffusione con un proprio Piano approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 30 maggio 2019”.

I problemi e alcune possibili soluzioni

“La pandemia – prosegue Nicoletta Biancardi – si è abbattuta su un sistema già sfibrato da anni di tagli alla sanità pubblica e sta producendo i peggiori esiti in termini di diseguaglianza. Da questo punto di vista il Pnrr può dare una risposta adeguata, sia dal punto di vista della quantità degli investimenti che nella qualità degli indirizzi. Quando nel Pnrr, si parla di sanità territoriale, se pensiamo a servizi integrati, non possiamo dimenticarci i consultori. Come si integrano nel territorio, in quale rapporto numerico con la popolazione, ma anche quanti organici, come sono strutturati, come si completano e come non sono in concorrenza con altri servizi, assicurando tutte le figure professionali in grado di costruire una disciplina interprofessionale per rispondere ai bisogni di salute delle donne di tutte le età compreso le anziane”.

Biancardi (Spi Cgil): “Tre proposte per migliorare la vita delle donne anziane

“Attraverso il Coordinamento Donne Spi di Rovigo – conclude la segretaria generale – si sta aggiornando una ricerca fatta nel 2018 riguardante i bisogni delle donne anziane, per capire se e quali differenze si sono acuite durante la pandemia. L’ultima sezione di tale ricerca riguarda le tematiche sociosanitarie: dal rapporto con il proprio medico di medicina generale ai problemi legati alla salute e/o cronicità, domandando anche quanto incidono le spese sanitarie e farmaceutiche sul loro reddito. Il risultato della ricerca indicava tre proposte sulle quali concentrarsi per allungare e migliorare qualitativamente la vita delle donne anziane: promuovere iniziative che diffondano sani stili di vita, favorire la partecipazione alla vita sociale degli anziani, conoscere ed utilizzare i dispositivi informatici come strumenti efficaci per combattere l’esclusione sociale e vincere l’isolamento. Lo Spi Cgil sta lavorando da tempo su questi temi ed è pronto alle sfide del domani”.