martedì, 19 Marzo 2024
HomeBreaking NewsTreviso, tre trevigiani coinvolti in una truffa sulle vendite fasulle di veicoli...

Treviso, tre trevigiani coinvolti in una truffa sulle vendite fasulle di veicoli fantasma

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Tre persone di Treviso coinvolte nella truffa di veicoli fantasma ai danni di ignari clienti. Recuperati 142.000 euro.

La Polizia di Stato con la Polizia Stradale, coordinata dalla locale Autorità Giudiziaria e con l’ausilio della locale Squadra Mobile, è intervenuta nel corso di una truffa di ingente importo ai danni di una società operante nel commercio di veicoli plurimarca con sede a Rimini. Nella vicenda che riguarda il fenomeno delle truffe sulle vendite “fasulle” di veicoli fantasma ai danni di ignari clienti sono coinvolti anche tre trevigiani.

La dinamica della truffa in cui sono coinvolti tre soggetti di Treviso

Il rivenditore era alla ricerca di autovetture di pregio per alcuni suoi clienti interessati ad acquistare SUV che non riusciva a reperire presso i propri fornitori abituali. Esplorando la rete internet alla ricerca dei veicoli in un sito specializzato per annunci di vendita tra privati la sua attenzione è stata attratta dall’annuncio di un fuoristrada di pregio, usato e ad un prezzo di mercato, in pronta consegna, proposto “apparentemente” da una nota azienda nazionale “ALD Automotive Italia” di grosse dimensioni operante nel noleggio a lungo termine di veicoli di varie tipologie, che nulla c’entra in questa vicenda.

L’acquirente ha contattato i numeri dell’annuncio e l’interlocutore si è presentato con le generalità di un dipendente della nota azienda nazionale descrivendo le caratteristiche del veicolo in vendita. Dopo alcune telefonate, che hanno generato fiducia nell’acquirente, il “finto” venditore ha proposto altri 4 veicoli SUV, sempre in pronta consegna, per un totale di 190.000,00 euro, che gli sono state mostrate tramite l’invio di foto su chat di messaggistica. Inoltre i truffatori hanno predisposto apposito contratto di vendita tra privati utilizzando il logo e l’insegna dell’azienda nazionale, che di fatto nulla aveva a che fare con la vendita dei cinque veicoli. Per rassicurare l’acquirente avevano predisposto anche una Società ad hoc con un’insegna quasi simile alla nota azienda nazionale, al fine di ottenere credibilità.

Le 5 autovetture erano di fatto esistenti ma già cedute a terzi e/o esportate all’estero e di fatto non sono state mai consegnate. Gli uomini della Polizia Stradale coordinati dalla locale Autorità Giudiziaria hanno individuato la somma depositata in un conto corrente presso un Istituto di credito in altra provincia e sottoposto a sequestro l’ingente somma di denaro pari a circa € 142.000, che successivamente è stata restituita al cliente truffato.

Deferiti a vario titolo tre residenti nell’hinterland di Treviso e un soggetto residente nel territorio vicentino

Nel corso dell’attività investigativa sono stati deferiti a vario titolo 3 connazionali residenti nell’hinterland trevigiano ed uno nel territorio vicentino per truffa aggravata e ricettazione. Nel corso delle perquisizioni effettuate sono stati rinvenuti e sequestrati due orologi Rolex con la relativa documentazione e due astucci contenitori con il logo totalmente contraffatti, presumibilmente utilizzati per effettuare ulteriori “truffe” ad ignari compratori. Essendo tale attività criminosa non un caso isolato, la Polizia Stradale consiglia, prima di effettuare pagamenti anche di somme rilevanti, di verificare l’esistenza del veicolo proposto in vendita tramite una visura denominata “certificato cronologico” ottenibile presso qualunque Agenzia di pratiche automobilistiche e/o presso il Pubblico Registro Automobilistico e di non effettuare versamenti prima di aver verificato l’esistenza dell’azienda venditrice e del bene da acquistare.

Le più lette