venerdì, 29 Marzo 2024
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Da Confagricoltura Rovigo un’app per monitorare le malattie del grano per trattamenti più mirati

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Confagricoltura Rovigo: sei stazioni agrometeorologiche forniranno i dati meteo aggiornati

Da sx Chiarelli, Bimbatti, Zanellati e Ballani

Nel Delta del Po un’app consentirà di monitorare in tempo le principali malattie fungine del grano tenero, consentendo di eseguire trattamenti fitosanitari mirati e ridotti. Il tutto grazie a una rete di sei stazioni agrometeorologiche, già collocate nei punti strategici del territorio, che forniranno dati meteo costantemente aggiornati su temperature e umidità dell’aria, pluviometro e bagnatura foliare.

È l’obiettivo raggiunto dal progetto Smart-Pest 4.0, mirato alla razionalizzazione dei fitofarmaci nella coltivazione del frumento e alla prevenzione di inquinamenti puntiformi sui terreni e nelle acque superficiali. A presentare il bilancio  Confagricoltura Rovigo, che ha promosso il progetto con il cofinanziamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, in collaborazione con Horta, piattaforma che si occupa di ricerca e innovazione, Polaris, azienda polesana rifiuti speciali e la cooperativa Terre del Delta, che conta circa 500 aziende tra associate e clienti nel campo dei seminativi e delle leguminose.

Dopo due anni di sperimentazione è stato messo a punto un modello integrato che consentirà agli agricoltori di ottimizzare i trattamenti sulle colture cerealicole in ragione di una serie di variabilità meteo-climatiche, registrate dalle centraline, e di ridurre inoltre i residui dei trattamenti presenti nelle attrezzature da diserbo con dei protocolli efficaci.
“Il progetto è stato approvato dalla Regione Veneto – ha spiegato Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Rovigo – e siamo fieri del risultato, perché è un modello che porterà a ridurre i fitofarmaci in un territorio delicato come il Delta del Po e potrà, inoltre, essere replicato in altre parti d’Italia. Le sei capannine meteo serviranno tutto il territorio e la app grano.net verrà messa a disposizione degli agricoltori gratuitamente per un anno. Importante anche il lavoro che abbiamo fatto sulla gestione  delle acque di lavaggio delle attrezzature da diserbo per la prevenzione di inquinamenti puntiformi, con valutazioni economiche e ragionamenti su percorsi collettivi che possono rendere sostenibili i costi”.

“Siamo la coop agricola più grande del territorio – dice Ercole Zanellati, presidente della cooperativa Terre del Delta – e abbiamo a cuore quello che è un habitat unico, con un’enorme ricchezza ambientale. Divulgheremo questo progetto a tutte le aziende, affinché possano avvalersi dei migliori strumenti per la prevenzione delle malattie e la riduzione dei trattamenti”.

Dati molto positivi anche sulle tecniche messe in campo anche per minimizzare gli sprechi di acqua, come conferma Marco Leone, responsabile tecnico d’impianto stoccaggio rifiuti speciali di Polaris,  secondo il quale “bisogna andare nella direzione di recuperare materie prime e risorse idriche, riutilizzando come in questo caso l’acqua per successivi lavaggi delle attrezzature”.

Cristiano Aggio