sabato, 20 Aprile 2024
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Il progetto di Ca’ Foscari vince il premio Cultura+Impresa

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Il progetto presentato da Ca’ Foscari PIC “Patrimonio Industriale Contemporaneo” è tra i primi tre vincitori del Premio Cultura+Impresa

I vincitori Aurora Zambello e Fabrizio Panozzo alla premiazione a Milano

Il progetto “PIC -Patrimonio industriale contemporaneo” di Università Ca’ Foscari Venezia è uno dei tre vincitori della nona edizione del Premio Cultura+Impresa, il più importante riconoscimento italiano dei progetti che vedono giocare in squadra la cultura e le imprese, promosso da Federculture e The Round Table in partnership con Comune di Milano e Ministero della Cultura.

Il progetto di Ca’ Foscari risulta il primo assoluto della categoria “Produzioni Culturali d’Impresa”. A ritirare il premio nell’evento di proclamazione ufficiale dei vincitori, svoltosi stamattina ad ADI-Design Museum di Milano, è stato Fabrizio Panozzo, docente di management culturale a Ca’ Foscari, ideatore del progetto e direttore scientifico di Aiku-Arte Impresa Cultura, il centro di Ca’ Foscari dedicato alle interazioni tra cultura, processi creativi e mondo delle imprese. Attraverso la progettazione di musei d’impresa e interventi
artistici in azienda, Aiku attiva la creatività di artisti e professionisti della cultura per stimolare il cambiamento e l’innovazione strategica all’interno delle imprese, traducendo i risultati della ricerca universitaria in progettualità concrete di incontro e contaminazione tra i due mondi.

Commenta Panozzo con soddisfazione: «È il riconoscimento che le relazioni tra economia e cultura stanno evolvendo verso forme sempre più articolate che vedono artisti e imprenditori collaborare nei processi di trasformazione strategica. Da anni a Ca’ Foscari studiamo e stimoliamo questa traiettoria non solo come responsabilità culturale d’impresa, ma come scelta strategica che configura modelli di business culture-based. Immaginiamo così le imprese come musei del contemporaneo, sensori che prima di altri possono percepire e dare senso ai cambiamenti sociali».

Finanziato dalla Regione del Veneto tramite il Por FSE 2014-2020, il progetto ha coinvolto sei aziende venete in un percorso di coaching, basato su un approccio art&business, dando vita a nuovi racconti dei luoghi della produzione e del lavoro, centrati sul loro patrimonio culturale. Obiettivo concreto: supportarle nel valorizzare più efficacemente e con modalità creative la propria identità e la storia del brand, ma anche il proprio
impatto sociale e il legame con il territorio, grazie a una nuova visione del museo d’impresa e a forme innovative di narrazione della cultura aziendale. Le sei realtà protagoniste sono Arper, Dersut, Grafiche Antiga, Irinox, Keyline e Villa Sandi.

Un progetto che, saldando strettamente tra loro impresa, cultura e patrimonio, potrà generare nuove traiettorie di scoperta dei territori ad alta densità di piccole e medie impresa. Si configura così un nuovo “turismo industriale” che ha come destinazione nuovi “distretti culturali”, attrattivi grazie alla compresenza di espressioni artistiche, paesaggio, musei d’impresa ed eccellenze produttive. È un fronte di indagine e di intervento che, proprio per la sua portata e i risultati connessi, ha valso ampi riconoscimenti al centro Aiku e a Fabrizio Panozzo il ruolo di coordinatore scientifico dello Spoke “Turismo, Cultura, Creatività”, finanziato dal Pnrr e guidato da Ca’ Foscari nell’ambito dell’ecosistema dell’innovazione tra le Università del Nordest.