venerdì, 29 Marzo 2024
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Mestre, Brugnaro: “maggiori controlli per delle strade sicure”

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“Dopo il fatto di via Piave i cittadini non hanno più fiducia nelle istituzioni, necessaria una maggiore presenza sul campo delle forze dell’ordine”

“Quando accadono fatti come quello tragico in via Piave i cittadini sembrano non avere più fiducia in niente. Per quanto facciamo e per quanto ci stiamo adoperando, per cambiare la situazione, in questo quartiere sembra che non ci sia una via d’uscita. Io, noi, siamo convinti invece che la legge e la presenza degli uomini e delle donne che devono farla rispettare è la soluzione che deve ridarci la tranquillità di vivere sereni nella nostra città”. Luigi Brugnaro nel giorno della cerimonia per il giuramento di 17 nuovi ufficiali della polizia locale, non si tira indietro e affronta quella che viene considerata una “piaga” per Venezia ma soprattutto per tutte le grandi città europee e mondiali: la vendita, l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti.

E’ un problema che non vogliamo nascondere, da quando sono sindaco combatto su questo. Probabilmente non siamo riusciti a raggiungere i risultati che auspicavamo ma non ci fermiamo”. Brugnaro rilancia l’idea di una maggiore presenza sul campo di forze dell’ordine, chiede di nuovo le pattuglie dell’esercito che erano nel programma nazionale “Strade Sicure” e annuncia di volere creare una sezione della polizia urbana dedicato al contrasto della vendita di sostanze stupefacenti.

Usare tutti i poteri di un sindaco per un problema che travalica confini e competenze comunali. Se, come sembra, Mestre sia diventata una piazza “appetibile” per i consumatori di droghe dietro sembra esserci una strategia, perché i prezzi per l’acquisto di un grammo di eroina o cocaina qui sono più bassi che in altre piazze di spaccio.

Brugnaro: “Necessario stanare le persone che si dedicano al traffico di droga”

E quindi? “Come detto chiedo l’istituzione di un corpo antidroga capace di andare a stanare le persone che si dedicano a questo traffico. Seguirli, capire dove vivono dove spacciano”. Fargli sentire il fiato sul collo, insomma, per ridare un po’ di sicurezza di chi vive la città tutti i giorni. Nei parchi nelle strade nei quartieri deve tornare il senso di sicurezza.

Su questo il sindaco non dà l’idea di mollare neppure un centimetro. E dopo la morte tragica di un giovane travolto su una pista ciclabile da un automobilista “fatto”, sono tornate anche le polemiche sull’efficacia delle azioni portate avanti finora. Polemiche che non servono in un momento come questo, perché il problema della droga coinvolge tutti è un problema “democratico” che riguarda tutti, soprattutto i giovanissimi.

Il mercato cambia, bisognerà confrontarsi anche con altri tipi di sostanze e ci vogliono soluzioni nuove che tengano conto dei cambiamenti. Nuovi strumenti di deterrenza che siano efficaci, Brugnaro sta lavorando con Coraggio Italia ad una proposta di legge che permetta ai Giudici di Pace di poter trattenere nelle celle di sicurezza (già pronte al Tronchetto) le persone colte in flagranza di reato. Un piccolo segnale che potrebbe dare risultati anche dal punto di vista della prevenzione.