Ambiente. Inaugurata nelle scorse settimane dal vicesindaco Alessandra Dini
L’oasi Wwf Cave di Noale è ormai da alcuni anni una delle mete preferite soprattutto dai fotografi naturalisti della regione, grazie alla presenza di numerose specie animali e vegetali nella sua superficie di circa 20 ettari, parte di un’area Sic e Zps di 40 ettari
La festa delle oasi arriva anche a Noale, con i nuovi progetti che riguarderanno una delle aree del Comune più amate dai residenti e non solo. È stata inaugurata all’Oasi delle Cave di Noale dal vicesindaco e assessore alle politiche ambientali Alessandra Dini il nuovo capanno – altana per la pratica del birdwatching. “Da quassù nel silenzio dell’oasi- ha spiegato il vicesindaco all’inaugurazione- sarà possibile osservare diverse specie di aironi rossi e cinerini che stanno nidificando. Un ringraziamento a tutti i volontari che hanno avviato questo progetto, all’architetta Ramona Volpato, al fotografo e c volontario Raffaello Pellizzon e tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita di questo percorso. Per chi volesse fare una passeggiata nell’oasi e verificare i nuovi percorsi, è attivo il sito www.oasicavedinoale.it”. L’oasi Wwf Cave di Noale è ormai da alcuni anni una delle mete preferite soprattutto dai fotografi naturalisti della regione, grazie alla presenza di numerose specie animali e vegetali nella sua superficie di circa 20 ettari, parte di un’area Sic e Zps di 40 ettari con gestione affidata al comitato Oasi Www Cave di Noale. La sua storia inizia nel secondo dopoguerra, quando l’area era stata destinata a zona di estrazione dell’argilla per rifornire la vicina fornace Cavasin. A seguito dell’abbandono delle pratiche di scavo si è poi creata una zona umida di grande pregio naturalistico caratterizzata da un’elevata variabilità ambientale, che ha favorito la colonizzazione dell’area da parte di un elevato numero di specie animali. Le specie animali abitualmente presenti per la pratica del birdwatching sono attualmente il martin pescatore, molti ardeidi, passeriformi tipici dei boschetti di pianura, picchi e rapaci (falco di palude, sparviere, gheppio, poiana). Interessante è anche la presenza di molte specie di insetti, tra cui spiccano diversi tipi di farfalle (licenidi, vanesse, papilionidi etc.) e libellule. L’oasi è ad accesso libero, dotata di schermature per l’osservazione della fauna e di due capanni appositamente realizzati per soddisfare le esigenze dei fotografi naturalisti; uno è attivo tutto l’anno e si trova di fronte ad uno stagno ad acque basse molto frequentato dal martin pescatore e dagli ardeidi. Il secondo è attivo solamente nei mesi invernali quando viene approntata una mangiatoia per i passeriformi. Entrambi i capanni sono orientati ad est, di conseguenza se ne suggerisce l’utilizzo soprattutto nel pomeriggio, con il sole alle spalle.
Massimo Tonizzo