venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova, premiati dal Governatore Luca Zaia i vincitori regionali del concorso di Coldiretti

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Padova presenta i suoi “Oscar Green”. Premiati i vincitori del concorso di Coldiretti: fra loro Davide Gomiero di Limena e Gabriele Trevisan di Piombino Dese

Due giovani agricoltori padovani fra i sei vincitori della 16^ edizione dell’Oscar Green di Coldiretti Veneto. La giuria degli esperti ha avuto il suo bel daffare per decretare i finalisti proclamati oggi nella sala del Consiglio della Città Metropolitana di Venezia a Cà Corner. Alla presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, oltre sessanta i candidati provenienti da tutte le province hanno vissuto da protagonisti una giornata dedicata alla innovazione in agricoltura.

La squadra di 13 giovani candidati padovani ha conquistato il primo premio in ben due categorie più una menzione speciale per i progetti presentati. E le loro storie meritano di essere raccontate. Davide Gomiero, 27 anni, di Limena, vincitore per la categoria “Impresa digitale”, in groppa ai suoi cavalli a motore, racconta le sue giornate di lavoro con post, reels e tik tok. E il suo pubblico non fa che crescere. Solo su Instagram conta 240 mila follower, in costante aumento. Dalla stalla dove alleva oltre mille capi, con alta tecnologia grazie all’uso di una rete di sensistica e controllo digitale che permettono di seguire le lavorazioni via smartphone. Occhio anche alla sostenibilità: nel rispetto del benessere animale Davide ricava l’energia da fonte rinnovabile grazie all’impianto di biogas di un mega watt. l giovane agri-influencer non servono tanti emoticon per  comunicare passione ed entusiasmo per il suo lavoro, è lui stesso un effetto speciale per tutti i colleghi italiani e anche quelli oltre i confini nazionali che lo vogliono imitare.

Gabriele Trevisan, di Piombino Dese, il più giovane tra i candidati in concorso, non ha ancora vent’anni ma ha già le idee molto chiare: contribuire ad una filiera tutta locale della birra artigianale con il luppolo a km zero e riportare in auge la coltivazione dei bachi da seta. L’intraprendente diciannovenne, che già detiene il record del partecipante più giovane in assoluto, si è imposto nella categoria “Energie per il futuro e sostenibilità”: accanto al luppolo, grazie al quale è possibile produrre una birra tutta locale, senza incorrere ad importazioni, ha abbinato  anche la coltivazione di alberi di gelso per fornire le foglie ai bachicoltori e il bambù per soddisfare le nuove tendenze alimentari.

Fra le tre menzioni speciali, nella categoria “fare filiera”, un’altra padovana, Sara Morbin, 32 anni, al timone della prima scuola di pesca veneta, organizzata da Impresa Verde Padova. Il corso, 900 ore di lezioni teoriche e pratiche, sta formando i nuovi pionieri del mare e qualificando il mestiere del pescatore sostenibile. Una formazione a tre dimensioni per nuove leve, donne della pesca e senior. Un vero e proprio master organizzato grazie al Feamp, dall’Università di Padova, dipartimento di biologia e veterinaria.

Il concorso Oscar Green ci mostra la vitalità e la “marcia in più” dei nostri giovani agricoltori – spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova – si tratta di imprenditori veri e propri, che hanno accettato la sfida di un lavoro in cui nulla è scontato. Questi giovani offrono uno spaccato che definisce i contorni professionali della gioventù agricola. L’età media dei partecipanti al premio di Coldiretti è di 30 anni, sono tutti titolari d’azienda, il 59% è diplomato o laureato in varie discipline, non necessariamente in scienze agrarie. I neo imprenditori della campagna veneta fatturano dai 25 ai 50 mila euro e accedono ai contributi europei con facilità. Oltre la metà ha usufruito delle misure del Programma di Sviluppo Rurale, il restante investe di tasca propria, la maggior parte opta per l’indirizzo biologico.”

“Grazie al loro entusiasmo, – continua Bressan – alla loro preparazione e alle loro idee, anche dirompenti, sono la “meglio gioventù” della nostra agricoltura, la garanzia che il settore primario avrà un futuro grazie all’impegno di questi ragazzi. C’’è chi prosegue la tradizione di famiglia portando una ventata di novità e imprimendo un nuovo corso all’attività aziendale, ma anche chi ha scelto l’agricoltura dopo aver affrontato altri percorsi. A tutti questi giovani intraprendenti va la nostra riconoscenza insieme al nostro sostegno. Coldiretti continuerà a farsi portavoce delle loro richieste e delle loro necessità in Regione e a Roma, affinché i giovani che scelgono di investire la loro vita nell’agricoltura possano contare su un sostegno adeguato”.

Quello che colpisce – aggiunge Matteo Rango, leader dei giovani agricoltori padovani – è l’attenzione alla sostenibilità, nella consapevolezza che proprio gli agricoltori sono i custodi dell’ambiente in cui viviamo, unita ad un uso consapevole ed efficace delle nuove tecnologie, a servizio dell’azienda e della qualità della produzione. Ovviamente sono “social” perché è il loro modo di comunicare passa anche attraverso questi strumenti, senza trascurare la genuinità delle relazioni”.