mercoledì, 17 Aprile 2024
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Rovigo, cuneo salino, al via la dissalazione per Acquevenete

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Attivato il piano di emergenza di Acquevenete per contrastare la risalita del cuneo salino in provincia di Rovigo

Il lungo periodo siccitoso del fiume Po porta i suoi effetti anche, e soprattutto, nel territorio servito da Acquevenete. La società che ha sede a Monselice gestisce l’impianto di potabilizzazione di Ponte Molo, in comune di Taglio di Po, che tratta acqua superficiale prelevata dal Po, mediante una filiera di tipo tradizionale, idonea al trattamento di acque da fiume, costituita da preossidazione, chiariflocculazione, filtrazione su sabbia, ozonizzazione, filtrazione su carbone attivo, clorazione finale e rilancio in rete.

L’impegno di Acquevenete per far fronte alla risalita del cuneo salino

La centrale di potabilizzazione di Ponte Molo è un impianto di medie dimensioni, dal momento che serve un bacino di circa 30mila 000 abitanti. Proprio in conseguenza della prolungata siccità, si è riscontrato il problema della risalita del cuneo salino. Di cosa si tratta? L’abbassamento del livello del Po ha portato l’acqua del mare a risalirne il corso, avvicinandosi all’impianto di potabilizzazione, il quale non è dotato delle specifiche e complesse sezioni di trattamento necessarie per la rimozione della salinità dall’acqua. Acquevenete sta quindi attenzionando il fenomeno di risalita del cuneo salino tramite il monitoraggio continuo del parametro “conducibilità” sia nella sezione dell’impianto che lungo l’asta del fiume verso valle. Il superamento dei parametri legati alla salinità potrebbe comportare ordinanze di limitazione dell’utilizzo della risorsa idrica. Per eliminare o minimizzare gli eventuali disservizi derivanti dalla risalita del cuneo salino presso la centrale di Ponte Molo, Acquevenete sta da mesi dando seguito a quanto previsto dal Piano di Emergenza aziendale. Più nello specifico, sono tre le misure attuate dal gestore del servizio idrico, finalizzate a ridurre l’area alimentata dal potabilizzatore, sfruttando l’interconnessione con le altre fonti aziendali, e a implementare un trattamento specifico di dissalazione presso l’impianto per il trattamento della portata residua non servibile da altre fonti.

Cortelazzo: “Fiume Po ben al di sotto delle medie storiche

“Siamo in una condizione di prolungata siccità, con il livello del fiume Po ben al di sotto delle medie storiche – commenta il presidente Piergiorgio Cortelazzo –. L’utilizzo del dissalatore fatto arrivare dalla Spagna è per noi un metodo innovativo, che, come tale, andrà testato, ma sulla cui tecnologia ed efficienza non abbiamo dubbi. Quest’anno ci siamo mossi per tempo, con monitoraggi costanti e seguendo un preciso Piano. Risultano vincenti gli investimenti a lungo termine fatti dalla Regione Veneto e dal gestore nel tempo, come il sistema acquedottistico Savec, che si conferma un’opera fondamentale per il territorio polesano”.

Ruggero Principe