giovedì, 28 Marzo 2024
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Treviso verso le elezioni 2023, Bof: “Conte sindaco e centrodestra unito”

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Elezioni 2023, il responsabile della Lega della provincia di Treviso Gianangelo Bof: “Non faremo una campagna elettorale lunghissima”.

“Beh, se qualcuno decidesse di non correre con Mario Conte… Vorrei proprio vedere chi potrebbe dire una roba del genere. Fantapolitica”. Gianangelo Bof, dal 2019 responsabile della Lega della provincia di Treviso, su una cosa da qui alla primavera del 2023 non ha il minimo dubbio: il candidato sindaco. Aveva già espresso il suo gradimento all’indomani dell’annuncio dello stesso Conte di volersi candidare anche per il secondo mandato. Ora che il conto alla rovescia è iniziato, parla con la piena consapevolezza di uno che un problema in meno di tutti gli altri ce l’ha. A parte il nome però, tutto il resto lo definisce prematuro.

“Non faremo una campagna elettorale lunghissima, pertanto tutto sarà ufficializzato dopo l’estate, se non in autunno. Per ora – spiega il leghista, che alle ultime amministrative è stato rieletto sindaco di Tarzo – il ragionamento è quello del centrodestra unito, perché abbiamo capito che funziona. Ma per la fase delle trattative se ne riparlerà più avanti”.

Bof: “Mario Conte si sta costruendo la sua visibilità concretizzando tutto quello che aveva progettato per la città”

Una road map con la casella numero uno già segnata con la spunta verde: “Conte è il sindaco uscente, ha fatto solo un mandato. Problemi no ghe n’è, nel senso di problemi a individuare il candidato. Il vero lavoro in questo momento lo sta facendo lui”. Perché per il responsabile della Lega di Marca Mario Conte “si sta costruendo la sua visibilità concretizzando tutto quello che aveva progettato per la città”.

E in questa fase secondo Bof è meglio che il sindaco adesso rimanga concentrato su questo e che la politica se ne stia alla larga. “Potrebbe solo fare del male. Dopodiché si inizieranno a fare gli accordi e in base agli accordi potremo capire quante liste correranno con Conte. Su questa base costruiremo le liste e poi saremo pronti a organizzare la campagna elettorale”. Parla di centrodestra unito, Gianangelo Bof. Viene da chiedergli quale peso nella realtà trevigiana abbiano in questo momento le altre forze della coalizione.

“Quando arriverà il momento sarà necessario affidarsi ai sondaggi per capire i vari pesi. Poi va aggiunto – spiega – che il peso reale lo daranno le urne, considerato che ogni componente politica al primo turno dovrà giocarsela da sola”.

Gianangelo Bof, responsabile della Lega della provincia di Treviso: “A Treviso sento che c’è un buon appeal”

Guardando indietro alle quelle ultime elezioni amministrative che hanno scalzato il centrodestra da Verona, ci si è spinti un po’ in tutte le parti politiche a ipotizzare che il vero test di quanto è successo lo si potrà verificare solo il prossimo anno a Treviso (e a Vicenza). Ma Treviso può essere un test attendibile nel panorama nazionale? “Intanto va detto che ogni sfida non va mai sottovalutata. Quel che certo – afferma Bof – è che Treviso in questo momento ha Mario Conte e la sua giunta, che sono molto apprezzati dai trevigiani. A Treviso – aggiunge – sento che c’è un buon appeal”.

Un appeal che viene dato dalle persone con il loro operato, “ma secondo me a Treviso conta molto anche il partito, perché non dobbiamo dimenticare che questa è la città di Gobbo e Gentilini, che c’è una tradizione amministrativa leghista che è stata fermata solo da una breve parentesi con Giovanni Manildo, chiusa dopo il primo mandato. Dopodiché – sottolinea il leghista – ogni sfida elettorale va affrontata con serietà, perché nulla può essere dato per scontato. Bisogna correre, darsi da fare. Conte sta già correndo, è molto presente, sta facendo il sindaco in maniera intensa”.

Buttando lo sguardo dall’altro versante, quello del centrosinistra, Gianangelo Bof
non può fare a meno di provare a tarpare ogni eventuale sogno di replica del “modello
Verona”: “Lì c’è stata la spaccatura con Tosi ed è qualche cosa che a Treviso non c’è,
perché correremo compatti e la sinistra dovrà misurarsi con se stessa”. (s.s.)

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