venerdì, 29 Marzo 2024
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Turismo nelle Terme Euganee: dopo gli italiani, tornano anche gli stranieri

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Turismo nelle Terme Euganee, i dati fino a giugno: febbraio e aprile meglio del periodo pre Covid

Primi quattro mesi dell’anno in linea con il 2019 per Abano, Padova e Montegrotto. Mancano poche migliaia di presenze per arrivare agli standard del pre pandemia. Anche se, va sottolineato, ad Abano i mesi di febbraio e aprile sono stati superiori, sempre in termini di presenze, rispetto agli stessi periodi del 2019. E’ quindi l’anno della rinascita per il turismo in città e alle terme, tanto che si guarda con fiducia anche al secondo semestre dell’anno in corso. Pandemia permettendo. I dati. I primi quattro mesi dell’anno in città hanno fatto registrare 440.299 presenze rispetto alle 496.162 del 2019. Dati pressochè simili invece ad Abano, che ha visto nel primo quadrimestre 540.256 presenze contro le 546.531 dello stesso periodo del 2019.

Anche per Montegrotto la distanza è risicata: 224.214 presenze nei primi quattro mesi del 2022 rispetto alle 269.239 del 2019. I sorpassi. Febbraio e aprile migliori del pre pandemia ad Abano. La città termale ha fatto registrare a febbraio 84.862 presenze contro le 84.267 del 2019. Ancora meglio il mese di aprile con 211.231 presenze nell’anno in corso, rispetto alle 200.388 del 2019. Anche per Padova aprile è stato il mese del sorpasso con 154.770 presenze rispetto alle 153.040 dello stesso mese del 2019. Nel complesso si tratta di una escalation, che ha riguardato le terme e Padova. Segnali incoraggianti. Non fa tanti giri di parole il sindaco di Abano, Federico Barbierato, che parla di terme e di turismo in generale in ripresa.

“Sono segnali incoraggianti”, esordisce il primo cittadino aponense. “In termini di presenze le terme sono ormai ai livelli del pre pandemia, tanto che noi abbiamo registrato anche presenze superiori nei mesi di febbraio e aprile. Stanno tornando i turisti e c’è fiducia. Turisti italiani, ma da noi si sta riprendendo anche molto il turismo estero, soprattutto da Germania, Austria, Svizzera e Francia. Dobbiamo proseguire nella promozione turistica, cercando puntare molto sui nostri fanghi e sulle nostre acque termali, perché sono i cicli di cura che adesso vanno promozionati”. Previsioni ottime. Alle terme ottimi i riscontri anche nel mese di giugno, con l’occupazione delle stanze che si è attestata attorno al 66% secondo Federalberghi Veneto, rispetto al 56% dello stesso periodo dell’anno del 2021.

“Ci sono stati miglioramenti rispetto all’anno scorso e ci possiamo dire soddisfatti – spiega il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto. – Giugno è stato un buon mese e siamo felici delle prenotazioni che sono arrivate per agosto. Stimiamo un tasso di occupazione media che varierà dal 50 al 95%, con il tutto esaurito previsto per Ferragosto. Si tratta comunque di prenotazioni molto ravvicinate, che sono vincolate anche all’aumento dei costi. Aumento che non può non incidere sulle tariffe delle camere”.

“Quello che serve ora è aumentare il periodo medio di soggiorno, che è molto basso – aggiunge Marco Maggia, vicepresidente nazionale di Fedeterme – Stiamo parlando di 1-2 notti, cosa che significa che non si fanno cure. Dobbiamo riportare le terme ad essere località di cura, oltre che di wellness”.

Federico Franchin