giovedì, 28 Marzo 2024
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Vicenza, molestie e violenze alle donne. Il centrosinistra: “Inaccettabili le parole di Ciambetti”

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Vicenza, polemica con Ciamnetti a proposito dei fatti di Rimini sulle molestie alle donne al raduno degli alpini

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto e consigliere comunale a Vicenza

Dura presa di posizione dei consiglieri comunali di centrosinistra contro le dichiarazioni di Roberto Ciambetti. Lo fanno con una dichiarazione congiunta firmata da Cristiano Spiller, Leonardo Nicolai, Isabella Sala, Sandro Pupillo, Ennio Tosetto, Raffaele Colombara, Otello Dalla Rosa, Cristina Balbi, Alessandro Marchetti, Gianni Rolando, Alessandra Marobin, Giovanni Selmo.

“A pochi giorni dall’ondata di violenza di genere – dicono i 12 consiglieri d’opposizione – che ha colpito la città e dopo un consiglio comunale convocato d’urgenza sullo stesso tema, è inaccettabile sentire il presidente del Consiglio della Regione Veneto Roberto Ciambetti affermare con sprezzo, in riferimento ai fatti accaduti a Rimini: “Sapete ad oggi quante sono le denunce presentate? Due.”

“Le parole di Ciambetti sono gravissime – continuano i consiglieri – perché il problema non risiede nel numero delle denunce presentate, ma sta nel contesto socio-culturale e politico che fa sì che solo una donna su venti denunci le molestie subite. Ad ogni denuncia presentata, quindi, corrisponde un vasto mondo di violenze, fisiche e verbali, che evidentemente Ciambetti
non riesce a percepire. Cercare di quantificare gli episodi di violenza per individuare una soglia al di sotto della quale queste non costituiscono un problema, non solo minimizza un fenomeno invece molto serio e radicato, ma rappresenta anche un tentativo da cui tutti dovrebbero dissociarsi. Purtroppo, però, nessun esponente della maggioranza ha avuto il coraggio di
prendere le distanze da tali affermazioni. È necessario, oggi più che mai, un contrasto alla violenza sulle donne in tutte le sue
forme, senza distinguo; per questo ribadiamo la nostra solidarietà a tutte le donne che subiscono molestie, che siano denunciate o meno”.