giovedì, 28 Marzo 2024
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Codevigo: valorizzazione della gronda lagunare e di Valle Millecampi, Gottardo ci riprova

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Codevigo: “Bisogna ripensare in modo strategico l’utilizzo e le potenzialità, facendo sinergia tra enti”

E’ patrimonio Unesco dal 1987, ma la sua valorizzazione latita da troppo tempo. Si tratta della gronda lagunare di Conche che con valle Millecampi e i suoi 1.608 ettari di estensione rappresenta l’unico lembo padovano che si affaccia sul mare. Ci riprova adesso Vincenzo Gottardo, da poche settimane presidente reggente della Provincia, che insieme ad una delegazione di consiglieri provinciali ha fatto visita al Casone delle Sacche, ai Casoni della Fogolana, al Casone Millecampi e alla spiaggetta della Boschettona.

“E’ un territorio – ha detto Gottardo – tanto unico, quanto affascinante e impegnativo dal punto di vista della gestione e valorizzazione. Per questo, assieme al Comune, ho organizzato un sopralluogo, perché la Provincia, assieme al Magistrato alle Acque e la Regione hanno investito in modo importante per il restauro e la valorizzazione del Casone delle Sacche e del Casone Millecampi, una sorta di rifugio di Laguna”.

Proprio per il Casone Millecampi i lavori sono stati colossali. E’ stato innalzato il sedime di oltre un metro perché veniva sommerso dalle maree, restaurati, oltre al fabbricato, la cavana e l’edificio di approdo. E’ poi stato installato un generatore, un impianto di depurazione dell’acqua salmastra. Infine è stato ripristinato il canale di collegamento con il Casone delle Sacche.

L’importo di spesa per i lavori realizzati della Provincia tra il 2008 e il 2014 è pari a 3,5 milioni di euro, con un ulteriore finanziamento nel 2009 della Cariparo da 1 milione di euro. Da troppo tempo il casone è abbandonato, non c’è più neppure il custode che la Provincia sceglieva con un apposito bando. E’ scaduto, e non più rinnovato, il bando per l’assegnazione dei Casoni della Fagolana che il Comune ha in gestione proprio dalla Provincia.

“Ora bisogna ripensare in modo più strategico al loro utilizzo e alle loro potenzialità – continua il presidente reggente – l’unico sistema è quello di fare sinergia tra enti, con il Comune, per valorizzare questo territorio e affrontare un problema che potrebbe essere un’opportunità. Per diversi anni il Casone delle Sacche è stato gestito da un’associazione sportiva, ma ora è chiuso e nonostante sia in buono stato di conservazione, deve trovare un utilizzo più appropriato. Serve un progetto coordinato perché tutti questi immobili, così particolari, possano interagire. E’ iniziato un dialogo con l’Università di Padova per valutare la possibilità di istituire un punto di osservazione e studio. Anche la Fondazione Cariparo si è già espressa favorevolmente, almeno nella fase preliminare, per affidare un progetto di fattibilità, un’analisi e una valutazione attenta per trovare il miglior utilizzo e la massima valorizzazione, nel rispetto dell’ambiente. Si tratta di un problema che deve vedere coinvolti anche la Regione e i Ministeri competenti. Come sito Unesco infatti, la responsabilità non è solo degli enti locali, ma deve essere condivisa con il territorio nazionale”.

Un luogo incantevole con canneti e specchi d’acqua, canali e ghebi, percorribili solo con imbarcazioni leggere, quando la marea lo permette, lingue di sabbia, dove vivono indisturbati aironi e fenicotteri.

“Il Comune ha già stanziato 500 mila euro per sistemare i tetti dei casoni della Fogolana – ricorda il sindaco Francesco Vessioattingendo dalla legge speciale della Laguna. Sono quattro casoni, uno grande e tre piccoli che si prestano ad accogliere scolaresche, ma anche convegni, incontri, rassegne di spettacoli. L’obiettivo è di riuscire a dare in gestione l’area e le strutture entro la fine del mandato amministrativo”.

Alessandro Cesarato