Sospesa un’attività commerciale per 15 giorni dai Carabinieri di Dolo: luogo di degrado per la popolazione
Nella mattinata odierna, i Carabinieri di Dolo hanno notificato al titolare di un bar del posto, il provvedimento di sospensione dell’attività commerciale emesso dal Questore di Venezia, per un periodo di giorni 15, apponendo l’avviso di chiusura sulla saracinesca abbassata.
Il provvedimento amministrativo, di natura preventiva-cautelare e non punitiva-repressiva,
viene adottato ai sensi dell’art. 100 del TULPS, ed ha il preciso fine di tutelare l’ordine e la
sicurezza pubblica nonché l’incolumità pubblica e privata dei cittadini, quando si hanno dei
motivi per ritenere che questa possa essere minata.
La proposta della chiusura, avanzata dai Carabinieri della Tenenza di Dolo, ha accolto la
richiesta d’aiuto del sindaco del locale comune che, interpretando le voci dei cittadini, ha
evidenziato come la percezione di sicurezza dell’area fosse diminuita nel tempo sino a costituire un vero e proprio luogo di degrado per la popolazione.
Ritrovo di persone con pregiudizi di polizia
Nella proposta sono stati ricostruiti gli svariati controlli d’iniziativa e gli interventi fatti nel
tempo dai militari che hanno messo in luce come l’esercizio fosse diventato luogo abituale di ritrovo di persone con pregiudizi di polizia e penali, dedite all’uso di alcool e stupefacenti, oltre che alla commissione di reati contro la persona ed il patrimonio, frequentato altresì da stranieri irregolari sul territorio nazionale senza stabile occupazione, nonché teatro di episodi anche violenti, acuitisi negli ultimi mesi e soprattutto a giugno/luglio.
Non vi sono dirette responsabilità del titolare del bar, che però ha dimostrato una scarsa
capacità di controllo dei propri avventori e di vigilanza del locale, evidenziando una
mancanza di affidabilità e diligenza che sono qualità richieste al gestore di un esercizio
commerciale.
L’autorità di Pubblica Sicurezza, concordando con le ipotesi dell’Arma, ha subito emesso il
provvedimento di sospensione.
L’esercizio era già stato sospeso con analogo provvedimento nel luglio 2018.