venerdì, 29 Marzo 2024
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Elezioni, la Lega punta sul “Veneto al sicuro”

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Con l’avvio ufficiale di ieri sera la Lega inizia la campagna per le elezioni sotto lo slogan “Veneto al sicuro”. Ne abbiamo parlato con il coordinatore veneto Alberto Stefani.

Come si articolerà la campagna elettorale della Lega in Veneto e quali sono i temi cardine?

“Il nostro slogan che abbiamo presentato ieri alla conferenza stampa è quello di mettere il Veneto al sicuro. Questo è il nostro obiettivo e sarà anche la linea comunicativa di questa campagna elettorale. Tra i primi punti sicuramente quello del completamento del percorso dell’autonomia che già ha visto delle tappe intermedie in questa legislatura con l’ottenimento dell’autonomia infrastrutturale e dell’autonomia autostradale che ha permesso la holding unica delle autostrade in Veneto e del Nord-Est, quindi il completamento del percorso con la votazione dell’intesa tra Stato e Regione Veneto che tra l’altro è stata seguita anche da altre 9 regioni d’Italia. Segnale che questo percorso è stato condiviso anche da altre forze politiche proprio sulla qualità del percorso tracciato.

In secondo luogo va di pari importanza anche il tema delle bollette che risulta prioritario in un momento come questo. Il costo del gas e dell’energia elettrica è sempre più alto e occorre mettere in sicurezza il Veneto e le imprese e le famiglie venete da quello che può essere un autunno davvero difficile sotto questo profilo. Poi il tema di quota 41: abbiamo già dimostrato di saper portare a casa i risultati con quota 100 dopo solo 6 mesi di governo, vogliamo arrivare alla sua esplicitazione in quota 41. Inoltre il controllo dei confini: Matteo Salvini da Ministro dell’Interno ha dimostrato di saperlo fare. Abbiamo approvato i decreti sicurezza e poi smantellati dal Governo successivo. Vogliamo riprendere quei decreti. Vogliamo tornare al controllo dei nostri confini e delle frontiere e garantire da questo punto di vista sicurezza nelle nostre città anche grazie anche al potenziamento di organici delle forze dell’ordine”.

Ci sono stati mai dei malumori dopo la formulazione delle liste. Com’è la situazione adesso?

“È normale che 32 parlamentari uscenti e soltanto 20 caselle da riempire ci possano essere delle difficoltà in tutti i partiti. A maggior ragione questa volta che c’è una classe di parlamentari uscente, mentre 5 anni fa c’erano molti più posti, ovviamente perché non c’era il taglio dei parlamentari e c’erano soltanto 3 uscenti, quindi questo credo che basti a far capire la situazione. Le liste però sono composte da persone di altissima qualità e di altissima professionalità, come ha sottolineato ieri il Presidente Zaia.

Soprattutto persone che hanno un’esperienza amministrativa importante: ci sono sindaci da oltre 10 anni, persone che hanno già ricoperto il ruolo di sindaco in diverse occasioni e anche in più Comuni. Figure che hanno svolto ruoli all’interno di società importanti. Questo per noi è assolutamente quel patrimonio di buon governo che può permettere al nostro gruppo di candidati di far fare un salto di qualità, un salto in avanti al nostro territorio. È nel nostro DNA il buon governo, come lo sono i buoni amministratori, figure di riferimento del territorio e questa deve essere la nostra forza anche in campagna elettorale”.

 

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