L’economia ha il segno “più” ma è appena sopra lo zero
Frena la crescita dell’economia vicentina e veneta. Lo dicono i dati dell’indagine Veneto congiuntura dell’Unioncamere del Veneto condotta a luglio su un campione di 1600 imprese con almeno 10 addetti, cui fa riferimento un’occupazione complessiva di 76mila addetti. I dati sono stati presentati nella sede della Camera di commercio di Vicenza dal presidente Giorgio Xoccato e dal presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza.
Nel secondo trimestre del 2022 – dice l’indagine – rallenta la crescita dei livelli produttivi dell’industria veneta, registrando una variazione congiunturale destagionalizzata del +0.3% (era del +2.4% del primo trimestre 2022). Anche la variazione su base annua risulta in rallentamento: +6.2% rispetto al +8.9% del trimestre precedente. Il sentiment degli imprenditori per i mesi estivi di quest’anno rimane ancora positivo, ma diminuisce la quota degli ottimisti: la quota passa dal 54 al 41 per cento, diminuendo di 13 punti percentuali.
Il presidente di Unioncamere è stato assai esplicito: “Stiamo consumando l’onda lunga della crescita del 2021. I fatturati sono in aumento, ma solo perché girano più soldi in quanto aumentano i costi”. Pozza s’è chiesto anche quale sarà l’impatto dell’emergenza idrica per le aziende e ha ribadito che “serve una guida salda per il Paese”.