Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento in merito alle comunità energetiche: “incentivare la produzione e l’autoconsumo”
Mentre i prezzi dell’energia continuano a correre all’impazzata e spingono l’inflazione il Consiglio regionale del Veneto approva con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce e promuove le comunità energetiche. Si tratta di un intervento legislativo in una materia concorrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata attualità per la crisi energetica e il contrasto al cambiamento climatico.
Il testo approvato dal ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi di tre proposte di legge iniziali, presentate rispettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri consiglieri del gruppo misto e di opposizione e dà attuazione alle direttive della Commissione europea che impongono di agevolare i gruppi di cittadini che si organizzano per forme di autoconsumo dell’elettricità. Le comunità energetiche sono gruppi di persone, imprese e soggetti pubblici che condividono la produzione in proprio e il consumo di energia elettrica: hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di contenere i costi e produrre benefici per i soci della comunità, e non di realizzare profitti.
“La legge veneta – spiega il relatore Marco Andreoli (Lega), presidente della commissione per le politiche economiche – favorisce la creazione di gruppi di autoconsumo, costituiti da soggetti pubblici e privati che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema dell’autoproduzione è oggi al centro dell’interesse generale per le opportunità che si stanno aprendo con l’innovazione della gestione energetica, anche con notevoli possibilità di risparmio. L’energia elettrica scambiata e condivisa beneficia infatti di un contributo economico del Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino fino in fondo questa opportunità”.
Arriva anche il plauso del presidente Luca Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il domani e la Regione vuole rispondere, mettendo a disposizione diversi strumenti. Sono felice che la legge sia stata approvata all’unanimità, segno del valore di questo provvedimento per tutto il nostro territorio”.
L’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato è soddisfatto e sottolinea “l’ampia collaborazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è un provvedimento strategico che ci permetterà di affrontare la sfida energetica, oggi di priorità assoluta. Nella nuova programmazione dei fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato si è impegnato a trovare “con il benestare del collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse per quella che ha definito “una priorità assoluta dell’agenda politica”.
“Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche – aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni – Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.