La Cgil e il caso Zermeghedo: “Necessaria maggiore formazione”
A riguardo dell’operaio morto a Zermeghedo mentre tentava di spegnere l’incendio nell’azienda, è stata diffusa una riflessione di Giampaolo Zanni, segretario provinciale della Cgil e Giuliano Ezzelini Storti, segretario della Filctem. “Siamo in un periodo di ferie e di vacanze, ma per tante lavoratrici e tanti lavoratori non è così e si lavora, soprattutto nelle manutenzioni e nei servizi, ed è proprio in queste attività e settori che il mese di agosto diventa tempo di infortuni, anche mortali. L’ultimo episodio è costato la vita a un lavoratore in una conceria, a Zermeghedo, pare impegnato in attività appunto di manutenzione”.
“Vicenza è una provincia con numeri tra i più alti in Veneto per infortuni ed infortuni mortali. Per questo, a prescindere dalle dinamiche, ancora non chiare rispetto a questo infortunio mortale, è indispensabile continuare il lavoro di formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, aumentare l’attività di prevenzione, intensificare quella di controllo e ispettiva ed agire per costruire nella società la convinzione che la sicurezza nei luoghi di lavoro non è un costo od una scocciatura, ma il perno di uno sviluppo sano e sostenibile”.
“E serve anche costruire una mobilitazione per chiedere alle forze politiche, impegnate adesso nella campagna elettorale, di mettere al centro nei programmi proposte per affrontare questo dramma. Esprimiamo infine solidarietà e vicinanza alla famiglia della vittima”.