martedì, 16 Aprile 2024
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Vicenza,Confartigianato chiede pù sostegni allo Stato per le spese di energia

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Vicenza, Confartigianato chiede un credito d’imposta reale del 50% sull’energia

Gli artigiani chiedono più aiuti e più sostegni dallo Stato. “I continui aumenti dei costi dell’energia elettrica e del gas – dice una nota – hanno raggiunto livelli inimmaginabili con imprese e famiglie che dichiarano apertamente la loro difficoltà nel sostenere bollette che mai si sarebbero aspettati”.Abbiamo apprezzato lo sforzo che il legislatore ha messo in campo in questo lungo periodo di difficoltà, ma dobbiamo nel contempo lamentare l’assoluta insufficienza e inadeguatezza degli aiuti per l’abbattimento dei costi. L’azzeramento degli oneri generali di sistema ai valori odierni della bolletta dell’energia elettrica, praticamente incide per meno del 10% del totale dei costi. É veramente poca cosa. Certo abbiamo un ulteriore aiuto con contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta per i maggiori costi del gas e dell’elettricità sostenuti nel 2022 rispetto a quelli del 2019, ma dobbiamo dire che siamo veramente lontani dal considerarlo un aiuto importante”.

La percentuale del 15% calcolata sui costi della materia energia del 2° trimestre 2022, sempre che nel 1° trimestre 2022 la spesa sia stata superiore del 30% sull’analogo trimestre 2019, è troppo bassa. Anche per il gas una formula analoga prevede il 25% del credito d’imposta da calcolare sui costi della materia gas del 2° trimestre 2022, è decisamente insufficiente.
“Ci aspettavamo – dice il presidente Cavion almeno un credito d’imposta reale del 50%, ma calcolato su tutto il 2022, e non da applicare per i conteggi al solo periodo primaverile dove i consumi del gas sono in buona parte delle imprese molto bassi. Ribadisco – conclude Cavion– va sempre apprezzato ogni aiuto e sostegno, ma in questo momento abbiamo bisogno di sentire al nostro fianco lo Stato, tangibilmente e con benefici importanti e pesanti. É il momento di fare di più per le nostre imprese. Non vogliamo promesse e impegni per il futuro, sappiamo ne verranno fatte tante in questi mesi, ma i fatti. Certamente guardiamo avanti, ma non vorremmo che poi volgendoci indietro, non trovassimo più il nostro eccellente sistema imprenditoriale. Oggi è il momento di dimostrare realmente che quello che va bene per le piccole imprese e gli artigiani va bene per l’Italia”.