venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova, Cappella degli Scrovegni. Manutenzione delle statue di Giovanni Pisano

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Non solo Giotto, ma un altro “gigante”, Giovanni Pisano, alla Cappella degli Scrovegni

Sono passati quasi trent’anni quando l’ istituto centrale per il restauro è intervenuto in modo importante sul restauro dei trittico di Giovanni Pisano e sulla statua di Enrico Scrovegni orante conservata all’interno della sacrestia della Cappella stessa.

Oggi, in continuità con l’azione di manutenzione periodica a cui sono sottoposti i dipinti della Cappella, è in programma l’intervento di manutenzione straordinaria delle opere. L’intervento sarà effettuato, da lunedì 5 settembre, dall’Istituto Centrale per il Restauro del Ministero della Cultura ed è finanziato dallo stesso Ministero

Grazie alla costante collaborazione con il Ministero della Cultura e con l’Istituto Centrale per il Restauro, avviamo questa importante campagna di manutenzione straordinaria di queste quattro sculture.  –  sottolinea Andrea Colasio, assessore alla cultura – Non si tratta di un intervento dovuto a danni o problematiche particolari delle opere, ma va inquadrato in quella costante attività di manutenzione e controllo della Cappella degli Scrovegni. La costante attenzione che con il Ministero i nostri funzionari a partire dalla Direttrice dei Musei Civici Padovani, prestano alla Cappella degli Scrovegni è ovviamente parte del nostro impegno a tutela di questo straordinario gioiello dell’arte in relazione al suo inserimento, con gli altri cicli pittorici dl Trecento dellanostra città, nella World Heritage List dell’UNESCO”

Restauro

Un’occasione per studiare più a fondo le tecniche esecutive ed i materiali delle tre sculture attraverso indagini multispettrali non distruttive. I lavori sono stati preceduti, a giugno, da un primo esame preliminare delle quattro sculture dalla campagna di fotomodellazione 3D. A giugno, concluse le indagini multispettrali concluse nei giorni scorsi.

Lo studio permetterà di acquisire nuove informazioni per una più approfondita comprensione della tecnica utilizzata da Giovanni Pisano, sia nello scolpire la pietra, sia nella successiva decorazione pittorica delle superfici. Analoghe indagini sono effettuate sulla statua di Enrico Scrovegni, ritratto in preghiera, custodita nella sacrestia, anch’essa policroma come le tre sull’altare.

Durante la realizzazione dell’intervento, è svolta anche una fotomodellazione 3D di tutte le sculture utile a documentare tridimensionalmente tutti gli interventi e i risultati delle indagini. Quest’operazione potrà essere utile anche per elaborare ipotesi di ricostruzione virtuale della posizione originaria delle sculture, all’interno della Cappella.

Due giganti a confronto

Enrico Scrovegni non ha chiamato a Padova solo Giotto. Ma anche uno dei più grandi scultori della fine del tredicesimo e gli inizi del quattordicesimo secolo: Giovanni Pisano.

Giovanni Pisano, nato attorno al 1248 a Pisa e morto a Siena probabilmente nel 1315 è stato un importante scultore e architetto al quale vanno ascritte alcune opere di grande bellezza e importanza come la Fontana Maggiore di Perugia e la facciata della Cattedrale di Siena. La Madonna con il Bambino realizzata tra il 1305 e il 1306 è una delle ultime opere realizzate nel corso della sua carriera artistica.

” Un dialogo serrato tra Giotto e Giovanni Pisano. Padova è ancora di più la capitale artistica del quattordicesimo secolo. –  conclude Colasio – Non solo Urbs Picta per gli affreschi, ma una città in cui Giovanni Pisano ha realizzato una delle sue opere importanti

Lo scultore, infatti, ha anticipato e prefigurato quella vera e propria rivoluzione che poi diventerà il linguaggio giottesco. Giotto recepisce il messaggio di Giovanni Pisano. La profonda umanizzazione che si ritrova nella scultura che rappresenta la Madonna con il Bambino, viene rappresentata anche nella scena giottesca ne “Il bacio di Giuda”.

Sara Busato