Da inizio settembre, sono nove – circa tre a settimana – gli utenti di Mestreche si sono rivisti distaccare la fornitura di luce e gas a seguito del caro bollette.
Nella maggior parte dei casi, il problema è legato al mancato pagamento di bollette raddoppiate se non triplicate. Ma ci sono anche vicende di persone che si sono ritrovate senza energia per errori da parte dell’azienda fornitrice, soprattutto in relazione a fatture mai recapitate al proprio cliente.
Sono diversi i soci che ricevono in questi giorni comunicazioni emblematiche da parte dei propri fornitori che annunciano la cessazione dell’attività o la necessità di cambiare i termini contrattuali (in realtà bloccati fino al 30 aprile da Decreto Aiuti) perché “l’eccezionale contesto geopolitico internazionale attuale ha determinato negli ultimi mesi uno straordinario ed imprevedibile incremento dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale, che ha generato a sua volta un’estrema volatilità ed incertezza per l’approvvigionamento delle commodities”, come scrive una di queste aziende a un socio dell’Adico, che lancia l’allarme.
“Purtroppo le iniziative messe in campo dall’attuale governo, seppur apprezzabili, non sono in grado di arginare questa situazione che rischia di essere fuori controllo – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Le bollette sono raddoppiate, triplicate, a volte quadruplicate e tante famiglie, che già prima arrivavano a fatica a fine mese, non ce la fanno. Distacchiamo le forniture a tutti? O, come ha proposto qualcuno, imponiamo alle aziende fornitrici una moratoria per quei clienti che hanno sempre pagato regolarmente le bollette ma che ora non ce la fanno più? Al di là di fantasiosi scioperi della bolletta promossi, che rischiano solo di aggravare ancora più la situazione, la strada da seguire è quella delle rateizzazioni e, appunto, della moratoria ai distacchi delle forniture, nella speranza di uscire presto da questo vortice di rincari che potrebbe travolgerci tutti. Ovviamente spetta poi alla politica cambiare le regole del gioco, per esempio con il tetto al prezzo del gas. Da parte nostra, assistiamo gli utenti rimasti senza luce e gas seguendo tutte le vie a disposizione, in particolare utilizzando il canale dello sportello del consumatore o i rapporti diretti creati nel tempo con le principali compagnie operanti nel nostro Paese”.