venerdì, 29 Marzo 2024
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Monselice, alla scuola “G. Cini” parte il progetto “Senzazaino”

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Un nuovo approccio educativo che punta a favorire cooperazione, autonomia e responsabilità grazie anche a spazi formativi funzionali. Da Palazzo Tortorini arriva un contributo di 20 mila euro

Riconfigurare gli spazi scolastici per renderli funzionali a un nuovo approccio didattico: questo l’obiettivo principale di “Senzazaino”. Il progetto, che coinvolge l’Istituto Comprensivo Zanellato e in particolare la scuola primaria “G. Cini” di Monselice, punta a superare il tradizionale modello di insegnamento trasmissivo a favore di un metodo che integri didattica e spazi formativi per favorire la cooperazione. “Quello di Senza Zaino è un progetto virtuoso e una scommessa educativa” ha sottolineato l’Assessore all’Istruzione, Andrea Parolo “ed è nostra volontà sostenere questo modello di scuola comunità anche nei prossimi anni”. E il supporto di Palazzo Tortorini si è concretizzato in un contributo di 20 mila euro destinati alla “G. Cini” di via Solario: una somma che potrà essere impiegata per realizzare tutti gli interventi utili a far partire il progetto “Senzazaino” già dal prossimo anno scolastico. Tra questi l’adeguamento degli arredi al modello formativo ed educativo ma anche la coloritura delle pareti e un miglioramento dell’acustica delle aule. Gli interventi, poi, si concentreranno nell’area esterna del plesso monselicense dove verranno creati spazi dedicati alla coltivazione, al gioco e alle costruzioni di legno tematiche. “L’Amministrazione Comunale crede a questo modo di fare scuola dove le classi diventano laboratori e i banchi monoposto si sostituiscono a isole e a tavoli di lavoro, dove arredi e spazi diventano un tutt’uno con la didattica” ha spiegato il primo cittadino Bedin “dove si va a casa leggeri, senza zaino per l’appunto, e dove la scuola è una comunità che dialoga all’interno e con il territorio, dove certo si studia, stimolando il senso di responsabilità di ciascuno, ma si prova a farlo anche divertendosi, tutti insieme e senza che qualcuno rimanga indietro”.

Martina Toso