giovedì, 28 Marzo 2024
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Montegrotto Terme: Ius Scholae per i bambini stranieri nel territorio

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E’ stata presentata dal primo cittadino Mortandello per sollecitare l’approvazione del Parlamento: “Necessario includere i ragazzi che vivono in Italia da tanto tempo”

Il consiglio comunale di Montegrotto Terme  ha approvato la mozione presentata dal sindaco per sollecitare il parlamento ad approvare lo “Ius Scholae”. A spiegare il perché di questa netta presa di posizione è lo stesso sindaco Riccardo Mortandello.

“La mozione presentata – dice – nasce dalla chiara ed evidente necessità di includere nel consesso civile i ragazzi che sono nati o vivono da tempo in Italia tanto da aver completato un ciclo scolastico di almeno 5 anni. La volontà che si è espressa nella mozione è quella che prefigura per i ragazzi nati e che frequentano da tempo la scuola nel Comune  di Montegrotto vengano riconosciuti a tutti gli effetti come cittadini sampietrini. Il messaggio che loro devono comprendere è che la nostra città, la nostra comunità sampietrina li accoglie, con i diritti e con i doveri che questo implica”.

“Lo Ius scholae – sottolinea Mortandello –  va incontro alle esigenze del paese e di una società in evoluzione, una società che sta evolvendo in maniera sempre più repentina. C’è anche un tema prettamente demografico che va affrontato”.

L’Italia e il Veneto  dice il sindaco, si  stanno drammaticamente svuotando a causa della denatalità e a causa dell’emigrazione sempre più frequente della fascia d’età 18 – 24 anni.

”Non esiste alcuna ragione sensata – sottolinea Mortantello – per non riconoscere che ragazzi nati qui, che vanno a scuola e giocano assieme ai nostri figli, che parlano l’italiano e spesso anche il dialetto, non vengano riconosciuti come italiani. Vanno evitate tutte le forme che possano portare ad un sentimento di discriminazione ed emarginazione a dei bambini che sono già italiani di fatto ma non riconosciuti da una normativa superata. Il nostro ordinamento statale, paradossalmente, penalizza queste fasce deboli, principalmente bambini, ed invece fa passare inosservato come molti esercizi pubblici, che muovono economia spesso apportando capitali stranieri, possano esercitare la loro funzione con personale straniero che non conosce e non parla la nostra lingua”. 

Mortandello e la maggioranza che governa Montegrotto nell’approvare la mozione a favore dello Ius Scholae ha spiegato con i numeri la dimensione del problema.

“Escludendo gli alunni delle primarie, nonché quelli già maggiorenni che potrebbero fare comunque richiesta di cittadinanza – ha detto in consiglio comunale – e basandosi sui dati disponibili riferiti al 2019/2020 – i minori stranieri iscritti alla scuola secondaria di I e II grado ammontano a quasi 330.000 in Italia. Tale cifra potrebbe essere considerata un limite superiore, che tende a sovrastimare il numero dei potenziali beneficiari immediati in quanto include anche chi è arrivato da poco in Italia, o comunque non ha alle spalle un ciclo di cinque anni nel nostro sistema scolastico Nel 2019/2020 gli stranieri entrati per la prima volta nel sistema scolastico italiano, ad esempio, ammontano a circa 9.600 nella scuola secondaria di I grado, e a circa 8.200 in quella di II grado. Acquisire la cittadinanza ha implicazioni molto profonde non solo in termini di diritti per chi la riceve ma anche in termini di acquisizione di doveri chiari e precisi e in termini di miglioramento della società e
della comunità di Montegrotto” .

Alessandro Abbadir