giovedì, 28 Marzo 2024
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Padova, Sassi la mostra di Giorgio Vigna all’Oratorio di San Rocco

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L’Oratorio di San Rocco ospita dal 28 settembre al 13 novembre una intensa, preziosa personale di Giorgio Vigna.

La mostra propone un inedito percorso all’interno dell’Oratorio di San Rocco, dove l’artista si confronta con il luogo nato come luogo sacro. Qui Giorgio Vigna ha osservato a lungo il ciclo pittorico cinquecentesco, che alterna scene paesaggistiche, interni domestici, architetture e dove la Natura è presente.

La Natura è presente – dice l’artista – così come è forte la sensazione di entrare in un mondo ‘ricreato’, una dimensione suggerita, evocata, in cui il mio lavoro cerca un’armonia, una corrispondenza sensoriale”.

Giorgio Vigna crea forme naturali capaci di manifestare aspetti primari e primordiali: avventure di terra e di acqua, di fuoco e di vento in cui si combinano naturale e artificiale, povero e prezioso.

Le sue opere, dalle sculture ai gioielli, dai lavori su carta alle installazioni, rispecchiano l’ampiezza e profondità della sua costante ricerca: utilizza varie materie tra le quali il vetro, i metalli e la carta, trattate in modo sempre nuovo e sorprendente. Vigna le esplora e cerca di svelarne possibilità nascoste. Le forme sono primarie, espressione degli elementi con cui lavora. Forti e naturali, universali e senza tempo, ricche di valenze simboliche.

Con la curatrice Mirella Cisotto Nalon ha pensato a un percorso il cui il Sasso, gioiello e scultura, è protagonista. Depositarie di una forte fisicità, attraenti per il tatto – scrive Mirella Cisotto Nalon in catalogo – le opere dell’artista sono delle realtà nate dal pensiero della realtà, sono ‘vite’ suscitate dalla vita. Non per caso, molte di esse risultano concretamente indossabili, sia nel momento in cui assumono in toto l’identità del gioiello, sia quando di questa tipologia d’oggetto eccedono le proporzioni consuete”.

La mostra

Lo spazio ospita una narrazione che parte dal totem Stalagmite oro posto all’ingresso, come sedimentazione di forme luminose, segno di luce, emblema del sole, metafora dell’anima. Proseguendo con un lapidario nelle vetrine rettangolari in cui sono raccolte le molteplici forme di piccole sculture da indossare in forma di sassi magnetici.

Si passa alle vetrine quadrate in cui sono esposte forme pure e forme complesse (sculture, bracciali e sassi magnetici), per giungere infine alle opere Stalagmite (una sovrapposizione di bracciali che compone un totem) e all’installazione di sassi in vetro di Murano Acque Astrali, poste di fronte all’antico altare dell’Oratorio, momento conclusivo.

Pur proponendo un percorso – dice ancora l’artista – non intendo, tuttavia, veicolare un messaggio: piuttosto vorrei condurre lo spettatore a focalizzare il proprio sguardo sul mio lavoro nella sua interezza: uno sguardo che progressivamente diventi interiorizzato, in grado di generare una lettura personale”.

Tutte le opere esposte in mostra sono uniche e realizzate con tecnica mista e rame con l’eventuale aggiunta di argento, oro, verderame, vetro di Murano, foglia d’oro, magneti, ad eccezione dell’opera Acque Astrali che è in vetro di Murano.

La mostra, aperta da martedì a domenica ad ingresso gratuito (orario 9.30-12.30 e 15.30-19) è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con la collaborazione di Studio la Città, galleria di Verona.