Il mercato del mercoledì di Abano e quello del giovedì di Montegrotto fanno segnare un +5% rispetto al 2021 e un -10% se il confronto riguarda il 2019.
Mercato in ripresa, quasi ormai ai livelli del pre pandemia. Ad Abano e Montegrotto i mercati settimanali danno segni di risalita, dopo i due anni segnati dal Covid che ne avevano indebolito molto la forza propulsiva. Nel complesso finora il mercato del mercoledì di Abano e quello del giovedì di Montegrotto fanno segnare un +5% rispetto al 2021 e un -10% se il confronto riguarda il 2019, anno in cui la pandemia non era nemmeno nei pensieri più bui degli ambulanti. I dati, forniti dall’Anva Confesercenti, l’associazione nazionale dei venditori ambulati, non possono che dare morale agli ambulanti e al presidente Enzo Tuis.
I dati sono dell’Anva Confesercenti. La soddisfazione del presidente Enzo Tuis: “Segnali confortanti”
“Siamo in ripresa – esordisce Tuis. – I dati non sono ancora quelli del pre pandemia, ma questo 2022 per ora sta dando segnali confortanti. Stiamo certamente guadagnando rispetto all’anno scorso, sia ad Abano, che a Montegrotto, anzi in questi due mercati, essendo località turistiche, la ripresa è più sostanziosa e veloce che altrove”.
“E’ andata molto bene la primavera”, aggiunge lo stesso Tuis, che è anche vicepresidente nazionale dell’associazione di categoria. “Benissimo – prosegue – è andata a luglio, mentre abbiamo sofferto un pochino di più ad agosto e in avvio di 2022. Ora speriamo che l’ultima parte dell’anno sia in linea e soddisfacente”.
I mercati di Abano e Monegrotto sono i più grandi tra Padova e provincia, rispettivamente con 230 e 210 banchi
“Abbiamo in programma un incontro con i sindaci per cercare di rivedere gli spazi nelle due piazze – svela Tuis. – Ci sono al momento circa 10 postazioni libere ad Abano e 15 a Montegrotto. Ripensare gli spazi quindi per un miglior colpo d’occhio e per una migliore accessibilità e poi discutere sull’eventuale riduzione del canone di occupazione, che è ovviamente altissimo nei due comuni, essendo due località turistiche, sono i temi dell’incontro”.
Si tratta di mercati di livello, dove reggono e non poco gli ambulanti italiani
“Se possiamo fare un’analisi, possiamo dire che il 70% degli ambulanti presenti nei due mercati è italiano, il 20% di nazionalità pakistana o bangladese e il 10% è cinese. Sono mercati quindi dove reggono bene i nostri esercenti. Quello di Abano poi è molto apprezzato per la zona dedicata al food, che tira moltissimo”.
L’invito di Tuis ora a tutti gli attori protagonisti è chiaro. “Se vogliamo tornare ai livelli del pre pandemia dobbiamo portare avanti una campagna di promozione dei mercati importante, che ci rilanci. La pandemia ha cambiato le persone e il modo di acquistare. Oggi abbiamo la gente che acquista molto on-line e dobbiamo quindi far tornare le persone ad acquistare ai mercati e nelle botteghe. Lo si può fare solamente con delle campagne di promozione specifiche, anche se siamo ben consapevoli che non sarà impresa affatto semplice”.
Federico Franchin