venerdì, 29 Marzo 2024
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Avanti con l’Agenda Digitale del Veneto: “risolverà i problemi e darà opportunità”

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Dopo gli incontri sul territorio, che hanno coinvolto più di 700 persone in 30 laboratori, entra nel vivo l’aggiornamento del documento programmatico che guarda al 2025

Ha preso il via il percorso della giunta regionale di aggiornamento del documento programmatico “Linee Guida dell’Agenda Digitale del Veneto 2025”. A fare il punto sull’iter è l’assessore regionale Francesco Calzavara, con delega al Sistema informatico, e-government e agenda digitale.

Come nasce l’Agenda Digitale del Veneto?

“Abbiamo ‘scritto’ quest’Agenda partendo da 9 incontri sul territorio che hanno coinvolto più di 700 persone in circa 30 laboratori di co-design durante gli ultimi mesi dell’anno scorso. Il periodo ovviamente non era dei più semplici, ma organizzandoci siamo riusciti ad incontrare, confrontarci e raccogliere numerosi spunti con esponenti del mondo delle imprese, dell’università e della ricerca, delle istituzioni locali, delle associazioni e dei cittadini. In questi incontri hanno partecipato tutti i miei colleghi di giunta, decine di dirigenti e funzionari regionali, e nel documento finale c’è la prefazione del presidente. Questo documento dunque è una visione condivisa e costruita da tutta amministrazione regionale. Alcuni anni fa il digitale non sarebbe stato vissuto come un tema trasversale di tutti gli assessorati, abbiamo compiuto un deciso passo in avanti”.

Cosa propone l’Agenda Digitale?

“Seguendo in prima persona questo percorso, ho raccolto veramente molte indicazioni importanti. La prima è sulla necessità di adottare un approccio duale: l’Agenda deve risolvere problemi e criticità presenti, ma anche delineare progetti che guardano al futuro, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie. Poi, il digitale è una grande opportunità e nella nuova Agenda del Veneto è lo strumento per raggiungere obiettivi strategici: rendere il Veneto più attrattivo, più sostenibile e più coeso, rafforzando le comunità locali e mettendole nelle condizioni di avere gli stessi servizi delle grandi città. Terzo aspetto, l’Agenda 2025 propone molte azioni da realizzare, ma due sono prioritarie: l’investimento nello sviluppo e diffusione delle competenze digitali e la valorizzazione del dato da parte del soggetto pubblico. Ciò rappresenta un passaggio fondamentale per migliorare il governo del territorio, offrire servizi pubblici personalizzati e adattivi e per sostenere la competitività delle imprese”.

Definire un piano pluriennale sul digitale, visti i tempi con cui evolve la tecnologia, non rischia di essere parziale e precocemente obsoleto?

“No, la modalità e il processo adottato per questa Agenda sono un asset di lungo termine. Abbiamo contribuito a rafforzare e consolidare la comunità degli stakeholders digitali della nostra regione, sapendo che sarà una risorsa vitale per poter affrontare il futuro incerto che ci attende e un presente ricco di opportunità, basti pensare al Pnrr e alla nuova programmazione europea 2021-27”.

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