giovedì, 28 Marzo 2024
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Le giornate Fai d’autunno: tutti i luoghi da visitare a Vicenza e dintorni

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In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, la Delegazione FAI di Padova, insieme con il Gruppo FAI Giovani e i volontari del progetto FAI Ponte tra culture, propone diverse possibilità sia in città che in provincia

Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.

I Delegati e Volontari della Fondazione metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese

Il mio è un invito a partecipare alle prossime Giornate FAI! – ha dichiarato Ines Lanfranchi Thomas, presidente FAI Veneto- Sono una bella occasione per scoprire tanti luoghi del territorio e una festa da condividere con i volontari delle Delegazioni, dei Gruppi FAI, dei Gruppi Giovani e con gli Apprendisti Ciceroni che in questi mesi si sono così spesi per prepararsi alle prossime aperture. È anche un modo per stare insieme e amare ancora di più il nostro straordinario paese, che abbiamo avuto in eredità quando siamo nati

Sono oltre 700 le proposte in 350 città d’Italia, in tutte le regioni: meraviglie da scoprire, nascoste in luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano storia e natura dell’Italia, spaziando dall’archeologia all’architettura, dall’arte all’artigianato, dalla tradizione alla memoria, dall’antico al moderno, dalla città alla campagna.

Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI

Vicenza

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno la Delegazione di Vicenza, insieme agli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Statale Paolo Lioy, invitano alla scoperta di due importanti palazzi storici della città, solitamente chiusi al pubblico.

A cominciare da Palazzo Arnaldi della Torre, imponente costruzione attribuita a Giandomenico Scamozzi (1526-1582), e oggi sede degli uffici istituzionali della Provincia di Vicenza, che ne ha curato il restauro sia architettonico che artistico. Di origine cinquecentesca, l’edificio è stato rimaneggiato a più riprese: lo scalone principale è aggiunto a fine Settecento e i decori interni sono della metà dell’Ottocento. Lo scalone, in particolare è un esempio straordinario di un’opera in stucco ricca di festoni, figure, fiori e stemmi e cornici intorno alle ‘carte dipinte’. La visita permetterà di apprezzare la storia di un palazzo che, come quelli veneziani, godeva di un affaccio di terra e un affaccio di mare.

La costruzione di Palazzo Franceschini Folco, voluta da Giovanni e Girolamo Franceschini, famosi setaioli operanti a Vicenza nella seconda metà del Settecento, è una delle opere più significative dell’architetto Ottavio Bertotti Scamozzi. I visitatori saranno condotti all’interno di questo straordinario esempio di casa ‘fabbrica’, in cui il sontuoso piano nobile è residenza della famiglia, mentre il piano terra e l’ammezzato sono destinati a magazzino e alle attività produttive e commerciali di opificio e filanda. L’imponente scalone immette al salone decorato con figure allegoriche e fregi e alle stanze conviviali con rappresentazioni di soggetti mitologici, come le sale di Prometeo e quella di Psiche.

Provincia

In provincia, il Gruppo FAI Giovani di Vicenza e gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Istruzione Superiore Almerico da Schio, porteranno il pubblico nel meraviglioso Parco di Villa Solatia a Caldogno. La dimora venne commissionata nel 1559 ad Andrea Palladio e probabilmente completata dal Serlio. Il percorso si svilupperà all’esterno: dal corpo principale e la barchessa, si esplorerà l’Arboreto con alberi secolari, l’antica orangerie e fontane alimentate dalla falda naturale. Una preziosa opportunità per conoscere le vicende storiche della Villa e visitare un Parco dal grande valore naturalistico, nel quale una visione moderna coesiste in sinergia con l’assetto originario e le peculiarità che caratterizzano l’edificio e l’ambiente che la circonda.

La Delegazione FAI di Bassano del Grappa con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo classico “G. B. Brocchi” e dell’Istituto G.A. Remondini aspettano i visitatori alla Pieve di Santa Maria in colle, situata in pieno centro storico dentro le mura del Castello e circondata dal camminamento delle mura ezzeliniane. Le origini si perdono a prima dell’anno Mille e, prima del 1200, se ne hanno solo testimonianze indirette. Nel corso dei secoli l’edifico si è impreziosito grazie alle opere di numerosi artisti come Giambattista Volpato che decora il soffitto, Gerolamo Leandro da Ponte. Sugli altari verranno sono  poste numerose statue,  opere anche queste di grandi artisti come Bernardo Tabacco e Orazio Marinali. Eccezionalmente in questa occasione saranno esposti, per la prima volta, di alcuni pezzi del tesoro e arredo sacro della chiesa, risalenti al ‘700.