mercoledì, 22 Marzo 2023

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L’Italia rincorre il bonus psicologo. Record di domande dagli under 35

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Oltre 330mila richieste, più del 60% arriva dai giovani. “Sono le fasce di età che soffrono maggiormente”

Tutti in fila per il bonus psicologo, anche se solo un paziente su dieci lo riceverà. Sono 336.441 i cittadini che in meno di tre mesi hanno fatto domanda all’Inps per ricevere un aiuto economico per le sedute private dallo psicoterapeuta. I numeri aggiornati arrivano a una settimana dall’ultimo giorno utile per la richiesta del sussidio, il 24 ottobre.
Ad avere inviato la richiesta per il bonus psicologo 2022 sono soprattutto i più giovani: il rapporto della Commissione europea rivela che su 300 mila domande, oltre il 60% — quindi circa 180 mila — proviene da persone under 35: nello specifico, il 43,55% proviene da giovani tra i 18 e i 35 anni, mentre il 16,62% è a favore di minori (0-18 anni).

Bonus psicologo: solo una richiesta su dieci sarà finanziata

Nonostante il decreto Aiuti Bis abbia portato i fondi a 25 milioni di euro, i fondi del bonus psicologo 2022 bastano solo per un richiedente su 10. Per la domande c’è ancora tempo fino al 24 ottobre. Per richiederlo è necessario avere una Carta di identità elettronica (CIE), o identità digitale (SPID), oppure Carta nazionale dei servizi (CNS). La richiesta deve essere fatta fa attraverso il portale dell’INPS. Dopo l’accoglimento della domanda da parte dell’INPS e la pubblicazione delle graduatorie, i beneficiari avranno 180 giorni per usare i voucher.

Bonus psicologo: parola alle associazioni studentesche

Durante lo scorso anno le associazioni studentesche Udu – Unione degli Universitari e Rete Studenti Medi hanno condotto, insieme allo Spi – Sindacato Pensionati Italiani della CGIL, un’indagine sulla salute psicologica degli studenti medi e universitari in Italia, raccogliendo dati drammatici.
Questa condizione ci pone davanti a due verità che non possiamo ignorare – commenta Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete Studenti Medi – anzitutto il bonus si dimostra una misura inadeguata di fronte un problema sistematico. In secondo luogo non bisogna cadere nell’errore di collegare questo disagio solo agli anni di pandemia ma è necessario osservare che esiste un problema più grande. Noi stiamo costruendo la nostra proposta di legge per intervenire sul sostegno psicologico con misure pubbliche e accessibili.

 

Enrico Caccin

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