Il traghetto è partito a fine agosto ed è stato attivo fino al 16 ottobre e l’ex sindaco Maura Veronese critica la nuova amministrazione di scarsa attenzione al comparto turistico
A stagione turistica conclusa lo strascico del problema del traghetto tra Porto Levante e Albarella ha tenuto banco anche nell’ultimo consiglio comunale, oggetto di un’interpellanza da parte dei consiglieri di minoranza. Il traghetto è partito a fine agosto ed è stato attivo fino al 16 ottobre, e l’ex sindaco Maura Veronese ne ha chiesto conto alla nuova amministrazione, in un contesto più ampio di scarsa attenzione al comparto turistico. A risponderle, l’assessore esterno Michela Girardello: “Ad aprile la precedente amministrazione, ad eccezione di Valeria Mantovan che aveva rimesso le deleghe già a marzo, aveva espresso la volontà di confermare anche per il triennio 2022-2024 il servizio stagionale di collegamento acqueo tra Porto Viro e Rosolina, con due decisioni particolari: in primo luogo veniva stabilito che la cura degli aspetti tecnici e organizzativi fosse compito esclusivo del comune di Rosolina e a Porto Virospettasse solo l’onere di contribuzione nella spesa, come è stato. Chiarimenti erano semmai da rivolgere a Rosolina. La seconda è stata quella di prevedere per il prossimo triennio la stessa somma del precedente senza considerare che nel frattempo tutto è aumentato, soprattutto il costo del carburante. Dopo questa delibera il traghetto si è arenato; a maggio Rosolina aveva indetto una manifestazione di interesse per gli operatori del settore andata deserta a conferma del fatto che le somme previste non erano ritenute congrue dagli operatori. In piena stagione, con l’ulteriore problema di barche non disponibili o senza licenza, il problema si è risolto grazie alla proposta della ditta Sol Levante sas, subito accolta per coprire almeno l’ultimo periodo della stagione vista le numerose richieste giunte agli uffici comunali da parte dei turisti”. Un problema di costi, che per Girardello i due comuni difficilmente riusciranno a sostenere in futuro: “L’ideale – ha aggiunto ancora – sarebbe inserire il servizio, molto richiesto e apprezzato, in un più ampio progetto che dovrà coinvolgere inevitabilmente anche il Parco e la Regione, per farlo diventare in futuro un servizio pubblico, continuo e costante: ci stiamo già lavorando”. “La questione non è risolta – ha ribattuto Veronese – e non si parla mai abbastanza di turismo. Al di là di chi si è succeduto all’amministrazione, i tre anni del contratto erano scaduti ad ottobre 2021. Non credo sia neanche colpa di Rosolina, perchéla cura veniva affidata alternativamente ai due comuni”.
Fabio Pregnolato
