Iniziate a Vicenza le iniziative per celebrare i cinquant’anni del liceo Quadri
La testimonianza di Pietro Sergio Cervelln, storico preside del Quadri per diciannove anni, più un altro paio vissuti nella scuola da insegnante, è stato il momento più toccante della mattinata che s’è svolta al Quadri per dare il via alle iniziative per celebrare i cinquant’anni dalla fondazione del liceo, avvenuta nel settembre 1972.
Cervellin ha ricordato i suoi anni (la sua presidenza è durata dal 1985 al 2004) con un’immagine precisa: “Ho trasformato il secondo liceo scientifico, così era considerato anche dopo essere stato battezzato con il nome di Quadri, nel primo. Avevo insegnanti aperti, motivati, disponibili all’innovazione, ma anche collaboratori tecnici, responsabili di dipartimento di alto livello”. “Ricordo ancora la domanda di un genitore che mi cheideva: perché dovrei iscrivere qui i ragazzi? Perché ho gli insegnanti più bravi, risposi io”.
“Abbiamo iniziato con pochi ragazzi, al punto che avevamo le aulee libere nella sede di via Astichello. Quando ho finito il mio mandato non c’era spazio a sufficienza per tutti e s’è dovuto pensare alla nuova sede in via Carducci”. “Oltre alle questioni strutturali – ha proseguito Cervellin – abbiamo anche introdotto dei criteri per l’iscrizione. Il primo è stato la coerenza tra iscrizione e scuola di provenienza”.
Oltre a Cervellin, durante la mattina hanno parlato anche l’ex preside Edoardo Adorno, il vicepreside attuale Diego Peron, Marilisa Munari che ha trattato la figura di Giovan Battista Quadri mentre gli onori di casa sono stati svolti dall’attuale preside Paolo Jacolino. Presente anche Paolo Vidali, già vicepreside del liceo e coordinatore delle iniziative del cinquantesimo.