Ferma opposizione alle trivellazioni: Porto Tolle approva l’ordine del giorno in cui richiede di bloccare le autorizzazioni per l’estrazione di metano dall’Adriatico
E’ arrivata anche dai capogruppi consigliari di Porto Tolle, con l’approvazione dell’ordine del giorno del Consiglio comunale dello scorso 9 novembre, la ferma opposizione alle trivellazioni nel Delta e nell’Alto Adriatico.
Il Consiglio comunale portotollese, infatti, ha affermato “la ferma contrarietà alla possibilità di affidare nuove concessioni, o di ripristinare quelle esistenti, alle estrazioni di gas metano nelle aree marine dell’Adriatico interessate dal nuovo decreto, esprimendo nel contempo viva preoccupazione anche per le eventuali concessioni per attività estrattive in aree confinanti”.
E, costituendo un unico fronte con il sindaco Roberto Pizzoli e con tutti i sindaci del Parco del Delta del Po Veneto ed Emiliano per contrastare con fermezza qualsiasi atto governativo che consenta nuovi insediamenti per l’estrazione del gas di fronte alle coste venete ed emiliane, ha chiesto a gran voce ai rappresentanti politici eletti nel territorio “di opporsi in maniera netta, esprimendosi negativamente in tutte le sedi deputate, a dispetto di qualsiasi rassicurazione o offerta di elementi di compensazione o mitigazione, anche se appoggiati su basi scientifiche, portate a supporto delle richieste stesse” e alla Regione Veneto “di prendere posizione inequivocabile al fianco dei sindaci e porre in essere tutte le iniziative in suo potere al fine di impedire che un territorio fragile come il Delta del Po venga sacrificato in nome del reperimento di un quantitativo di risorse che soddisferebbe solo in minima parte il fabbisogno energetico”.
Non è finita qui. A essere presa in causa, anche la premier Giorgia Meloni: alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, è rivolta la richiesta “di bloccare la concessione di nuove autorizzazioni per estrazione del gas in Adriatico, che comprometterebbero nuovamente la delicata stabilità di un territorio che è il risultato di decenni di impegno e sacrifici da parte della popolazione del Delta”.
Inammovibile dunque la presa di posizione deltina e portotollese: le trivelle, nel Polesine, non sono gradite.