giovedì, 28 Marzo 2024
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Cuamm e Università di Padova. Nuova proposta formativa in Mozambico

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Prende il via a Maputo, capitale del Mozambico, una nuova proposta formativa di livello superiore per giovani pediatri e neonatologi locali.

Sono 28.900.000 gli abitanti del Mozambico, di questi il 49% vive con meno di 1 dollaro al giorno, secondo la Banca Mondiale. Malgrado il progressivo miglioramento della situazione economica, il Mozambico presenta indicatori sanitari ancora molto preoccupanti.

Nel paese si conta 1 medico ogni 50.000 abitanti e, purtroppo, si registra scarsa qualità nell’assistenza e nella gestione di urgenze pediatriche e neonatali.

Nell’ambito della salute materno-infantile si registrano tassi elevati di mortalità. In particolare, preoccupa il tasso di mortalità neonatale (27 morti ogni 1.000 bambini nati vivi), che contribuisce al 35% delle morti tra i bambini sotto i 5 anni di età

In questo quadro si inserisce il progetto del nuovo percorso di alta formazione per le cure pediatriche e neonatali frutto di una collaborazione tra l’Università di Padova, l’Università Eduardo Mondlane di Maputo, l’Università Cattolica del Mozambico di Beira e Medici con l’Africa Cuamm, che gode del sostegno del Miur.

Oggi presentiamo il risultato di un lavoro lungo e silenzioso iniziato, qui in Mozambico, nel 1978 – ha affermato Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm  È questo lavoro fatto di impegno sul campo, ricerche e collaborazioni accademiche che ci ha permesso di individuare i bisogni reali e urgenti del paese e di condurre interventi efficaci che potessero avere un impatto diretto sull’intero sistema sanitario

Università di Padova

Il progetto vede come partner Medici con l’Africa Cuamm e  come capofila l’Università di Padova, coinvolta in prima linea in diverse attività: dalla programmazione delle sessioni formative e del percorso di studi, alle proposte di didattica a distanza e di e-learning; dall’individuazione del corpo docente alla facilitazione di scambi interculturali; dal favorire l’accesso alle attività didattiche da parte di 20 studenti (5 provenienti da Beira) all’invio di materiali ed equipaggiamento utili alla formazione superiore.

Il programma figura come il primo ed unico percorso di alta formazione rivolto in Mozambico a professionisti sanitari: medici, ma anche infermieri che hanno ora la possibilità di specializzarsi nelle emergenze pediatriche e neonatali.

Aver realizzato questo corso di alta formazione è un onore per la nostra Università che proprio quest’anno si accinge a celebrare i suoi 800 anni – sottolinea Liviana Da Dalt, professoressa nel Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova –. Con questa collaborazione rinnoviamo dunque l’impegno nell’internazionalizzazione e nella collaborazione internazionale, due capisaldi per la nostra istituzione. Grazie al coinvolgimento di Medici con l’Africa Cuamm, da sempre ponte tra la nostra realtà accademica e il Mozambico, abbiamo infatti avviato nel 2006 una collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Beira che ogni anno accoglie specializzandi in pediatria e neonatologia, impegnati per un periodo di sei mesi in attività cliniche e accademiche. Ancora una volta questo percorso testimonia la volontà comune di rispondere ad uno dei grandi problemi che affliggono i sistemi sanitari di molti paesi dell’Africa sub-sahariana e che riguarda la salute e il benessere di bambini e neonati, sempre al centro del nostro impegno.”

Università Eduardo Mondlane

Un’opportunità che hanno colto donne e uomini provenienti da ben 5 province del paese, frutto di un lavoro lungo due anni e mezzo

Grazie allo sforzo titanico delle tre università coinvolte  – ha sottolineato il prof. Jahit Sacarlal, direttore della Facoltà di Medicina dell’Università Eduardo Mondlane – e del supporto di Medici con l’Africa Cuamm, ha permesso di concretizzare quello che oggi è un percorso di alta formazione unico nel paese che unendo competenze cliniche e metodi di ricerca, mira ad avere un impatto determinante sul tasso di mortalità pediatrico e neonatale nel paese»

Mortalità pediatrica e neonatale

La mortalità pediatrica e neonatale in Mozambico rappresenta il 46% delle mortalità nei bambini sotto i 5 anni di età.

Le iniziative sulla prevenzione della mortalità in queste categorie di pazienti sono numerose, è vero, ma la parte emergenzialecommenta Daniele Trevisanuto, professore neonatologo dell’Università di Padova e referente del programma – è troppo spesso trascurata, eppure sono proprio i colleghi africani a denunciare un urgente bisogno di intervento. Ecco perché siamo qui, forte della lunga collaborazione che abbiamo instaurato attraverso il Cuamm e vogliamo impegnarci in questa nuova sfida”