martedì, 16 Aprile 2024
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L’Anpi di Vicenza: “Basta con la vendita dei calendari di Mussolini, è un insulto”

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L’Anpi di Vicenza prende posizione: “Edicolanti, rifiutatevi di esporli”

Calendari esposti in un’edicola. C’è anche quello di Mussolini

Una nota dell’Anpi a firma di Danilo Andriollo (presidente provinciale) Luigi Poletto (vicepresidente provinciale) Franca Dal Maso (Vicepresidente provinciale) prende posizione sulla vendita di calendari mussoliniani.

“L’esposizione e la vendita di gadget e calendari che richiamano la figura di Mussolini e quella pagina sciagurata della nostra storia – dice la nota – oltre a configurare un’apologia del fascismo vietata dalle leggi, non debbono né possono essere tollerate perché alimentano una riabilitazione del fascismo, producono un effetto distorsivo nell’opinione pubblica, determinano conseguenze diseducative nei confronti delle giovani generazioni”.

“Ci troviamo di fronte – prosegue la nota – a operazioni commerciali apparentemente banali e innocue, ma che in realtà tendono a rilegittimare moralmente il dominio dittatoriale, ad annullarne la condanna che la storia ha pronunciato, a normalizzare la violenza sistemica di quel regime, a banalizzare le aggressioni ai principi fondanti della convivenza civile, a dissolvere l’enorme carico di dolore generato nel mondo dalla tragica esperienza nazifascista, a supportare istinti xenofobi, razzisti e di rifiuto delle diversità”.

“Chiediamo dunque con fermezza – proseguono i tre esponenti dell’Anpi – 1. Alle autorità preposte a vigilare e ad eventualmente perseguire comportamenti che possano configurarsi quali apologetici nei confronti del fascismo; 2. Agli esercenti commerciali del nostro territorio di rifiutarsi di diffondere questi tipi di gadget quale dimostrazione di responsabilità etica e civile; 3. Alle forze sociali e politiche locali – pur nella dialettica democratica – di praticare l’unità antifascista respingendo atti e atteggiamenti indirizzati ad esaltare e celebrare il fascismo e chiedendo al Parlamento di intervenire con innovative iniziative legislative finalizzate a contrastare il neofascismo e la sua propaganda”.