martedì, 16 Aprile 2024
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Padova onora i caduti di Nassiriya e nelle missioni di pace

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Il Comando Legione Carabinieri Veneto di Padova ha commemorato i caduti a Nassiriya e le persone scomparse nelle missioni internazionali di pace.

Anche il Comando Legione Carabinieri Veneto di Padova ha commemorato il 19° anniversario dei caduti di Nassiriya e la 14^ giornata del ricordo dei periti nelle missioni internazionali di pace.

Alla messa celebrata da monsignor Corrado Tombolan nella cappella del comando legione carabinieri “Veneto”, erano presenti il Comandante, Generale Giuseppe Spina, di una folta rappresentanza di Ufficiali, Ispettori e Carabinieri in servizio.

Teolo

In concomitanza, l’amministrazione comunale di Teolo, ha organizzato una cerimonia di commemorazione della strage di Nassiriya, a cui hanno partecipato alcune classi dell’Istituto Comprensivo Statale di Teolo, le Associazioni d’Arma, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Abano Terme Cap. Carmelo Recupero, il Comandante della Stazione di Teolo Mar. Capo Luca Giannace.

Alle belle parole di vicinanza espresse dal Sindaco Valentino Turetta, gli alunni hanno letto dei pensieri per i carabinieri, culminati con una poesia dal titolo “Inno al Carabiniere” composta dalla 5^classe di San Biagio, che stampata è stata consegnata ai presenti. Tutt’ora, presso i Comandi di Stazione della provincia di Padova, sono presenti disegni fatti da ragazzi in ricordo dei carabinieri caduti a Nassiriya, come quello esposto presso la Stazione di Agna di cui si allega foto.

I fatti

Erano le 10.40 del 12 novembre 2003 quando un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base del Multinational specialized unit (Msu) italiana dei carabinieri, provocando la morte di diversi militari e civili. Il carabiniere di guardia all’ingresso della base “Maestrale” riuscì a fermare con il fucile AR 70/90 in dotazione due attentatori suicidi e il camion non esplose all’interno della caserma ma sul cancello di entrata.

I primi soccorsi furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell’esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani, nonché i militari dell’esercito italiano di scorta alla troupe che si erano fermati lì per una sosta logistica. L’attentato provocò 28 morti, 19 italiani di cui 12 Carabinieri e 9 iracheni.