venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova, una dottoressa dello Iov accoltellata da un paziente

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La dottoressa cercando di difendersi è stata ferita alla mano e al collo

Una dottoressa 60enne dello Iov, Istituto Oncologico Veneto di Padova, è stata accoltellata da un paziente 85enne. La donna, cercando di difendersi, è stata ferita alla mano e al collo, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, l’aggressione sembra sia avvenuta mentre l’uomo stava aspettando di effettuare una terapia antalgica. L’uomo è ora sotto la custodia della Polizia.

Le reazioni

Sono stato informato da poco che un medico in servizio a Padova presso l’Istituto Oncologico Veneto è stato aggredito questa mattina da un paziente, con un coltello. Il professionista è stato immediatamente soccorso.  – commenta Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto – Le condizioni sanitarie sono stabili. Voglio esprime la più ferma condanna per un gesto di enorme viltà e la mia personale vicinanza al professionista ferito. Seguo personalmente l’evolversi della vicenda, in contatto costante con la direzione dello IOV e dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Si tratta di fatti che non possono essere tollerati o liquidati, serve che il legislatore tratti questi casi con la massima severità e con norme ad hoc

Quanto accaduto questa mattina allo IOV mi lascia sconcertato e mi preoccupa.  – ha affermato il sindaco Sergio Giordani –  Innanzitutto però rivolgo il mio augurio di pronta guarigione alla dottoressa accoltellata da un paziente al termine di una visita.  Purtroppo assistiamo da tempo ad un progressivo sgretolarsi del rapporto di fiducia tra paziente e medico che è sempre stato un caposaldo della medicina.  Troppo spesso assistiamo ad  atteggiamenti ostili nei confronti del personale sanitario visto come un nemico al quale contrapporsi; per fortuna episodi così gravi sono rari, ma è necessario riflettere su questo fenomeno.  Non ci può essere nessuna giustificazione, neppure l’angoscia e la paura di una malattia grave, per un fatto del genere.  Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale sanitario e in particolare quello dello IOV che con grande professionalità e umanità, aiuta ogni giorno migliaia di persone malate”.

Ordine dei medici Padova

“Ci troviamo dinanzi ad un gesto esecrabile che purtroppo evidenzia, in tutta la sua gravità, la difficilissima posizione nella quale ogni giorno i medici sono costretti a lavorare – commenta il Dottor Domenico Maria Crisarà, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Padova –. Sta venendo meno quel rapporto di fiducia che era il caposaldo del rapporto medico-paziente sino a poco tempo fa. Lo ribadisco nuovamente: da eroi salvatori i medici sono ora visti come il nemico da osteggiare e financo da colpire in senso letterale dando sfogo a tutta la propria violenza ed insoddisfazione.”

Ovviamente in merito ad una vicenda tanto delicata lasciamo spazio interamente al legislatore – prosegue il Presidente Crisarà –. Da parte nostra, esprimiamo condanna del vile gesto e solidarietà nei confronti al collega che si è trovato a fronteggiare questa drammatica situazione. Auspichiamo che le autorità preposte siano in grado di rafforzare la sicurezza nei luoghi di cura, sia per i pazienti che per i medici e gli operatori sanitari che vi lavorano. Da parte nostra tutto l’impegno per recuperare e ristabilire una corretta relazione tra medici e pazienti cosicché episodi come quello occorso stamani al collega dello IOV non abbiamo a ripetersi “

Ordine dei medici Venezia

Un’altra aggressione a danno di un medico, questa volta molto vicino a noi, a Padova, vittima una collega.  – commenta il presidente dell’OMCeO veneziano e vicepresidente FNOMCeO Giovanni LeoniUn comportamento vile e inaccettabile: ci lascia sconcertati e indignati che qualcuno si presenti a una visita in un ambulatorio armato di coltello e determinato a colpire in modo grave o perfino ad uccidere un medico. Questa violenza va fermata a tutti i costi ”

Auspichiamo – aggiunge il presidente Leoni – che le autorità preposte facciano luce al più presto su un episodio che poteva avere anche un esito mortale, come già accaduto in passato. Ma è indispensabile ormai anche una revisione dei protocolli di vigilanza e di sicurezza per tutti i lavoratori sanitari: chiediamo con forza che anche questa diventi una priorità”.

Non possiamo più accettare – conclude – atti così gravi di violenza, fisica o verbale, nei confronti degli operatori sanitari che, lo ricordiamo, si spendono ogni giorno con grande professionalità e impegno per la tutela della salute di tutti. Professionisti che non si arrendono e che continuano a fare il loro lavoro, nonostante le difficoltà. A loro siamo vicini