Tagliato il nastro del museo Pesca e dintorni del Comune di Porto Tolle. Un luogo che unisce la cultura territoriale alla storia e al futuro della comunità di pescatori portotollese.
Un luogo che unisce la cultura territoriale alla storia e al futuro della comunità di pescatori portotollese. E’ il museo Pesca e dintorni di Porto Tolle, un museo etnografico, il cui obiettivo è raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze antropologiche del territorio. Un centro di diffusione della memoria culturale e di ricerca. Il museo sorge alle porte della frazione di Scardovari, ed è stato decorato lo scorso anno nell’abito del festival DeltArte con un murale a tema marino. Prima la presentazione del progetto museale presso la palestra della scuola media di Scardovari, alla presenza delle autorità amministrative, del curatore Ing. Maurizio Tezzon, della Polizia Locale, della Protezione Civile, delle forze dell’ordine, del presidente del Consorzio Luigino Marchesini e dei presidenti delle Coop. di pescatori, del Comitato Fiera di Scardovari, di cittadini e di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Brunetti con la Dirigente Silvana Rinaldi e il Dirigente dell’ISC Colombo Giulio Venturi.
Taglio del nastro
“Siamo lieti di tagliare questo traguardo che fa parte di una programmazione che spesso ha dovuto cedere il passo alle situazioni di emergenza cui abbiamo fatto fronte nel corso di questi anni di amministrazione. – sottolinea il Sindaco Roberto Pizzoli – La realizzazione del progetto, che ha consentito la riqualificazione di un immobile che prima ospitava una scuola, è stata possibile grazie a diversi finanziamenti FEAMP a cui abbiamo avuto accesso attraverso bandi Flag Gac, al supporto di realtà quali Consvipo, Adriatic LNG e a fondi comunali. Crediamo che non questo museo sia la naturale conseguenza di una visione che interpreta le peculiarità del nostro territorio come la propria ricchezza sociale e culturale, oltre che economica”.
“ La raccolta dei reperti materiali ed immateriali che lo allestiscono sono il risultato di una raccolta fornita collaborando strettamente con i pescatori, in quanto custodi e depositari dell’arte della pesca, mestiere che nelle zone deltizie viene tramandato da generazione in generazione. – commenta l’Assessore alla Pesca Tania Bertaggia – Guardare indietro per andare avanti permette alla comunità di perpetuarsi. Per far sì che avvenga un’ampia diffusione e trasmissione del patrimonio culturale, oltre che conservato, occorre venga utilizzato, visto, usufruito da visitatori e turisti perciò non dobbiamo sottovalutare l’importanza della tecnologia, faro per richiamare i viaggiatori.
” App, smartphone, audio-video, possono essere buoni mezzi per attirare i più giovani attraverso questi luoghi per conoscerli ed apprezzarli generando altresì rispetto e salvaguardia dell’ambiente.– prosegue l’Assessore Bertaggia – Ringrazio il curatore del museo l’Ing. Maurizio Tezzon e l’ufficio tecnico per il lavoro compiuto in questi mesi, sono grata per la collaborazione del Centro documentazione della civiltà contadina e della pesca, di Damiano Laurenti e Luciano Scarpante, della Fondazione Ca’ Vendramin, dell’Azienda agricola Il Dosso e il suo titolare Dott. Caporali per l’allestimento del verde, e di tutti i professionisti che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita del nostro museo”
Il Museo
L’allestimento comprende tre sale e contribuisce all’utilizzo degli spazi per l’attività museale ed è composto come descritto di seguito.
La prima sala è dedicata alla storia del territorio che ha portato la gente del luogo alla pesca come attività di sostentamento, alle tradizioni ad essa legata, al cinema. Nella sala sono esposti reperti/oggetti legati alla pesca e pescatori. Al centro della sala un’ isola multimediale interattiva con approfondimenti dei diversi argomenti presenti nella piattaforma del sito appositamente realizzata.
Sulle pareti libere dai fori-finestre sono affissi in continuo grandi pannelli stampati con immagini e didascalie che accolgono il visitatore facendo da apertura al tema trattato nella sala ed approfondito nelle postazioni video multi touch.
Si passa al secondo spazio dedicato agli ambienti lagunari e costieri, dal Po di Maistra al Po di Goro, i rami del Po tra cui si estende il Comune di Porto Tolle. Le caratteristiche paesaggistiche, la tipologia di pesca e pescato, il tutto attraverso immagini, videoclip, suoni e rumori degli ambienti analizzati, consultabili nei due TV- monitor. Inoltre i tablet collegati permettono ai visitatori di navigare in autonomia soffermandosi sugli argomenti preferiti.
Infine la terza sala è dedicata all’attività della pesca professionale, tecniche, colture, commercio: di ieri e di oggi. Il visitatore è sempre introdotto nella narrazione attraverso un apparato iconografico e didascalico stampato su grandi pannelli affissi in continuo alle pareti; una parte della sala è dedicata all’esposizione di reperti ed oggetti inerenti alla attività della pesca. Come nelle altre sale, è presente la postazione multimediale interfacciata ai tablet per la consultazione dei contenuti.
Autorità
All’inaugurazione ha partecipato Giuseppe Cherubini, Direttore dell’Unità Organizzativa Pianificazione e Gestione delle Risorse Ittiche e FEAMP della Regione Veneto che ha portato i saluti dell’Ass. Cristiano Corazzari, assente perché indisposto e ha commentato: “Mi complimento con Porto Tolle perché ci dà sempre da imparare come fare squadra per raggiungere grandi obiettivi. Il comune di Porto Tolle è quello che ha saputo meglio utilizzare il finanziamento FEAMP, accedendo a complessivi 3milioni di euro per un totale di 9 progetti”.
“Per me è motivo d’orgoglio rappresentare anche la comunità di Porto Tolle, che dà sempre prova della sua naturale propensione all’accoglienza e alla disponibilità. – sottolinea Presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese – Risultati come quello che celebriamo insieme oggi sono il frutto di sinergie tra autorità e privati di cui Porto Tolle è grande esempio”.
L’On. Rossana Conte ha ricordato le battaglie intraprese in questi ultimi 3 anni come membro del Parlamento Europeo a sostegno dell’acquacoltura e della pesca deltizia “La pesca di Porto Tolle è un pilastro delle nostre comunità costiere. – commenta Conte – Il mio obiettivo è far ascoltare la voce della pesca italiana a tutti i livelli, anche a quello europeo. Questa comunità con la sua storia insegna come dedizione e passione nel proprio lavoro siamo fondamentali e valori da trasmettere ai nostri giovani”.