Un nuovo Bosco Vivo con 430 esemplari di alberi e arbusti autoctoni sorgerà al posto del campo sportivo di Tognana
Nuova vita per il campo sportivo di Tognana pronto a diventare un polmone verde a servizio della frazione e dell’adiacente zona artigianale. E’ il risultato di progetto che mira alla riqualificazione di un’area da anni inutilizzata e priva di ogni interesse da parte delle locali associazioni sportive. Il futuro “Bosco Vivo” crescerà in via Montagnon, adiacente alla scuola dell’infanzia, e si svilupperà su una superficie di 5.570 metri quadrati di cui 4.125 dedicati alla piantumazione, destinato a
ospitare circa 430 esemplari di specie di alberi e arbusti autoctoni.
Tutto è nato con l’adesione del Comune al progetto “Un Bosco Vivo in ogni Comune” avviato dalla Provincia e dall’associazione Spiritus Mundi per promuovere la realizzazione di aree boscate tipiche del proprio territorio, quali centri dedicati alla produzione di servizi eco-sistemici per i riconosciuti benefici effetti sulla qualità dell’aria, sul clima locale, sui livelli di rumore, sulla stabilità del suolo, sulla conservazione della biodiversità, nonché sugli aspetti socio-economici, educativi e identitari nei confronti delle popolazioni residenti. A fine ottobre c’è stato l’evento per la piantumazione al quale sono invitati a partecipare attivamente gli alunni della scuola dell’infanzia e i loro genitori, i quali, aiutati dai volontari dell’associazione, hanno messo a dimora le piante che daranno origine al nuovo “Bosco Vivo”. Un momento aperto a tutta la cittadinanza perché la partecipazione attiva possa diventare sempre più occasione per la diffusione di un’educazione e sensibilizzazione riguardanti le tematiche ambientali.
“Si tratta di una riqualificazione importante – dice il vicesindaco Lucia Pizzo – che conduce in porto alcuni obiettivi educativi e ambientali che portano speranza per il futuro. Il parco confina con la scuola dell’infanzia e i bimbi potranno fruirne. Tutti i bambini sono stati invitati a piantare un alberello, tutte essenze autoctone acquistate dal vivaio forestale della Regione”.
Alessandro Cesarato