giovedì, 28 Marzo 2024
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Vicenza, troppi negozi chiusi in corso Padova e contrà XX Settembre: il Comune deve intervenire

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“Per aiutare i commercianti di Vicenza il Comune deve prevedere sgravi fiscali e aiuti”

Troppi negozi chiusi in contrà XX settembre e corso Padova. Nei giorni scorsi, su indicazione di molti cittadini e commercianti – intervengono i consiglieri comunali Giovanni Selmo e Sandro Pupillo assieme ad Alberto Galla del direttivo di Da Adesso in Poi – abbiamo fatto un giro lungo contrà XX settembre e corso Padova rendendoci effettivamente conto che le segnalazioni pervenuteci riguardo a molti esercizi commerciali con le serrande abbassate sono purtroppo vere. Lungo una delle direttrici storiche che corre da est verso il Centro storico è impressionante vedere quanti negozi sono chiusi. Certo, è un problema presente anche in tante altre zone della città e che senz’altro il covid e le conseguenze della guerra in Ucraina hanno ulteriormente esacerbato.

Noi nel 2019 – aggiungono i tre esponenti – già quando alcuni commercianti erano stati costretti a chiudere le loro attività, avevamo presentato una mozione con la possibilità per chi riaprisse un’attività commerciale chiusa da più di 12 mesi, di vedersi restituite tutte le imposte comunali di un anno. Quella mozione è ancora al parere della Commissione consiliare come purtroppo ne sono tante altre e questo è indice della scarsissima attenzione e operatività di questa amministrazione.

Pochi mesi fa anche la maggioranza ha depositato un’analoga mozione avente come oggetto “negozio temporaneo” che verrà, invece, già discussa in Consiglio comunale. Lo ribadiamo, questi “pesi e misure” diversi tra gli atti che provengono dai Consiglieri di minoranza e quelli di maggioranza non ci piacciono perché segnano ulteriormente un solco già profondo che l’amministrazione ha voluto marcare in questi anni anche con il nuovo regolamento del Consiglio comunale.

Detto ciò, la mozione presentata dalla maggioranza ci trova concordi per rispondere a una criticità come quella di una crescente emorragia di chiusure di attività commerciali, soprattutto quando si tratta di “sburocratizzare” la gestione di affitti agevolati, ma secondo noi non basta.

Chiediamo all’Amministrazione di prevedere anche degli aiuti economici, degli sgravi fiscali sulle imposte comunali, sui rifiuti, sulle insegne e di avviare un ragionamento insieme ad Agsm-Aim per provare a ridurre quanto più possibile i costi delle utenze.

Insomma c’è bisogno che il Comune agevoli quanto più possibile proprietari e gestori sia delle attività già aperte che di chi ha voglia di rialzare le saracinesche, anche per periodi brevi.