venerdì, 29 Marzo 2024
HomePadovanoConselvanoBagnoli di Sopra: dibattito acceso sul futuro dell’ex base di San Siro

Bagnoli di Sopra: dibattito acceso sul futuro dell’ex base di San Siro

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Il sindaco: “Alberi al posto dei missili”, ma il mondo ambientalista: “E i motori aerei?”

Dopo l’annuncio dei progetti da realizzare nell’ex caserma dell’Aeronautica di San Siro e nella base di lancio non si spenge il dibattito intorno al destino di queste strutture così a lungo al centro dell’attenzione dell’intero paese. Mentre il confronto politico è approdato in consiglio comunale a Bagnoli di Sopra una di queste iniziate si concretizzerà a breve con la piantumazione di 1600 alberi e arbusti sul terreno dell’ex base di lancio. “Alberi al posto dei missili – spiega il sindaco Roberto Milanè la prima tappa dell’iniziativa di rinaturalizzazione dell’ex base. Da luogo d’armi questo terreno diventa luogo di pace a servizio della nostra comunità. L’intervento di “Centoboschi” con la cooperativa rodigina “il Tarassaco” non è solo un omaggio alla natura ma un gesto di pace”.

Il progetto prevede la creazione di un ampio bosco che occuperà circa la metà dei 14 ettari di superficie disponibile. Spicca l’attenzione alla biodiversità grazie alle numerose essenze che hanno trovato dimora.

Intanto però a sollevare nuovi interrogativi sull’ex area militare sono Diego Boscarolo e Luca Martinello: “Cosa c’è di vero nelle voci circa la volontà di trasferire laboratori del Cnr di Padova o di quelle che riguardano l’interesse di aziende private che lavorano nella ricerca e assemblaggio di nuovi motori per aerei da guerra o droni?”, si chiedono gli esponenti del mondo ambientalista e del Movimento 5 Stelle. Il tema è stato toccato anche in occasione dell’ultimo consiglio comunale con l’approvazione della variante urbanistica dell’area, passata da servitù militare a zona di servizio.

“In realtà – sottolinea il sindaco – più che di una variante si tratta della riconferma delle previsioni urbanistiche già adottate lo scorso giugno per le aree ad interesse pubblico, fra le quali rientrano anche le ex basi, interessate da decisioni assunte ancora nel 2019. A chi solleva il timore che questo provvedimento possa aprire la strada a nuovi insediamenti produttivi, anche nell’area agricola posta fra le due ex basi, Milan risponde senza esitazioni: “In questa zona non è ammessa nessuna attività industriale né saranno insediamenti che possano provocare inquinamento o altro genere di emissioni. Questo provvedimento di carattere urbanistico comunque esula totalmente dal bando di riqualificazione dell’ex area di lancio da destinare ad eventuali attività scientifiche. Ma come ho già ripetuto non c’è niente di concreto, nemmeno come prima ipotesi. Diverse idee sì – fra le quali la proposta di un campo da golf – ma, tutte da verificare nella loro fattibilità”.