Chioggia, Armelao chiede alla Regione lo stato di calamità, ma per il consigliere regionale del Pd Jonathan Montanariello non basta
Chioggia, Sottomarina e tutto il litorale sono stati sferzatida maltempo e mareggiate.
L’amministrazione ha chiesto alla Regione lo stato di calamità per idanni subiti ma per il consigliere regionale del Pd Jonatan Montanariello, questo non basta.
“Dopo l’ondata di maltempo che hadevastato il nostro litorale- spiega Montananiello- il sindaco Armelao e il consigliere Dolfin recitano la litania degli interventi da realizzare, mostrando il volto volenteroso agli operatori balnearimessi in ginocchio dalla mareggiata. Peccato che fino a ieri hannofatto di tutto, tranne le cose essenziali per cominciare a garantireuna tutela vera del nostro litorale”.
“Il primo cittadino di Chioggia invoca una strategia complessiva –dice – parla addolorato degli arenili e degli allagamenti a Punta Gorzone. Mi chiedo se non siano lacrime di coccodrillo, visto che si reca molto spesso a Roma, dove gli interlocutori del suo partito e del suo Governo non mancano: a partire dallo stesso Salvini. Eppure, non c’è traccia di richieste di conche di navigazione fatte dal sindaco o dal consigliere al ministro delle Infrastrutture, tra l’altro leader del loro partito”.
E anche nei confronti del consigliere regionale leghista, Marco Dolfin, l’esponente dem incalza. “Perché, – afferma – proprio luiche fa richiamo oggi alla necessità di realizzare le opere di difesa ele conche di navigazione e parla di arenile leggendo la lista dellaspesa, ha bocciato in aula gli emendamenti, con richiesta di finanziamento, da me presentati in occasione dello scorso bilancio regionale? Li elenco, nero su bianco: 1 milione per il ripascimento eil ripristino degli arenili di Sottomarina e Isola Verde; 3 milioni per le opere di difesa a mare; 1 milione per la messa in sicurezza di Punta Gorzone. Tutti bocciati dalla maggioranza, a partire da Dolfin”.
“Prima di parlare – conclude Montanariello – Armelao e Dolfin sifacciano un bell’esame di coscienza”.
Alessandro Abbadir