lunedì, 20 Marzo 2023

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Este, intercettati a bordo di una macchina ricercata e arrestati dopo un folle inseguimento

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I tre malviventi arrestati dai Carabinieri di Este hanno lanciato dall’autovettura in corsa borsoni e zainetti per liberarsi dalle prove di furti ai danni di anziani.

Si presentavano come tutori dell’ordine con tanto di distintivi o come tecnici per utenze domestiche come quella del gas o altro e, carpita la fiducia dei malcapitati, si intrufolavano in casa degli anziani facendo man bassa di denaro e preziosi. In più di una occasione era stata segnalata la presenza di una ford focus di colore bianco nei pressi delle abitazioni visitate.

È stato così che ieri una pattuglia del Radiomobile di Este, in Via Magazza, ha intercettato la vettura ricercata. L’immediato controllo al terminale ha permesso di accertare in tempo reale che la targa corrispondeva ad un’altra autovettura di una marca e modello diversi e che quindi era clonata. Il veicolo, non fermatosi all’Alt imposto, si è dato alla fuga ad altissima velocità in direzione di Lozzo Atestino. I Carabinieri postisi all’inseguimento hanno tallonato i fuggitivi attraversando Ospedaletto Eugane oe Borgo Veneto fino all’argine del fiume Frassinelle.

La dinamica dell’inseguimento

Nell’inseguimento, per disfarsi delle prove che potevano incastrarli, i criminali hanno lanciato dall’autovettura in corsa borsoni e zainetti finiti nel canale.  L’auto inseguita, non riuscendo a seminare i militari, ha infine fermato la sua folle corsa, con il motore in fiamme, a Lozzo Atestino lungo l’argine del fiume. Qui i tre malviventi, precipitatisi fuori dal mezzo, hanno tentato un’ultima disperata fuga tuffandosi nel canale dove però sono stati raggiunti e arrestati.

Con il supporto dei  militari del Radiomobile di Abano Terme e dei Vigili  del Fuoco l’incendio del mezzo è stato domato, assicurata la messa in sicurezza della strada per i veicoli che vi  circolavano e recuperati nel  canale i  borsoni  lanciati  nella fuga che contenevano  sia il materiale usato per i malaffari che parte del guadagno della loro attività: un lampeggiante blu, una sirena bitonale, uno scanner con le frequenze delle forze dell’ordine, una casacca della Polizia Locale, una casacca da addetto controllo gas, bombolette di spray urticante, kit di lettere e numeri adesivi per alterare le targhe e due coltelli della lunghezza complessiva di 15 centimetri circa, nonché la somma in contanti di 3mila 300 euro.

I tre arrestati

I tre arrestati sono un 45enne di Cirié (TO), un 23enne di Asti e un 22 enne di Nichelino (TO), i primi due con specifici precedenti per reati contro il patrimonio, dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di Rovigodi resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso di armi e distintivi contraffatti. Sono tuttora in corso le indagini per individuare le ulteriori azioni delittuose in cui dovessero risultare coinvolti.

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