venerdì, 31 Marzo 2023

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GAP, il distanziometro serve ancora? Come la Regione Veneto affronta il problema

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Il tema delle dipendenze è sempre al centro del dibattito. E tra le dipendenze, nel corso degli ultimi anni, ha preso sempre più piede quella da gioco d’azzardo. Un problema amplificatosi a maggior ragione con l’exploit del gambling online, in Europa e negli Stati Uniti in particolar modo nell’ultimo biennio.

Si pensi che in Europa, secondo quanto emerge da un articolo pubblicato sul blog CasinoNoAAMS, il gioco d’azzardo problematico varia su livelli tra lo 0,3% e il 6,4%. In molti paesi sono in vigore normative ad hoc di contrasto, ma è chiaro che occorrerebbe un approccio comune e concordato a livello planetario. Di dipendenze, e quindi anche di GAP, si è parlato in seno al convegno “Superare la soglia: la regione Veneto per il contrasto alle dipendenze”, un momento di condivisione fra addetti ai lavori e componenti sociali sui bisogni territoriali, di risorse e funzionamento del sistema di dipendenze di una regione virtuosa come il Veneto.

Dal confronto è emerso, come si diceva, anche il dato sul GAP. Sono circa 1435 le persone affette da disturbi di gioco d’azzardo, nettamente in misura maggiore rispetto ai tabagisti e a personaggi affetti da altre dipendenze. I settori delle dipendenze sono ovviamente molteplici e trasversali. Essendo dinamici vanno affrontati in una certa maniera, facendo buon uso della resilienza, a maggior ragione dopo due anni di pandemia e la conseguente crisi bellica. La dipendenza da gioco d’azzardo ha peraltro degli incentivi “nascosti”, tra questi il fatto che sia necessario l’utilizzo di apparecchi tecnologici. E dunque la dipendenza si amplifica e allarga anche alle tecnologie. Un serpente che si morde la coda.

Dal Veneto è dunque emersa questa istanza: continuare ad assicurare assistenza mirata e necessaria soprattutto per far fronte all’emergenza sociale. Di fronte alla quale – evidentemente – strumenti come il tanto chiacchierato distanziometro si rivelano oramai inefficienti. Nella stessa regione è stato avviato un lavoro importante dal Piano Triennale sulle dipendenze, alle diverse pianificazioni sul disturbo delle ludopatia, fino ad una recente delibera che definisce gli orientamenti per la qualificazione e l’aggiornamento del Sistema delle dipendenze e per la determinazione del budget triennale per i LEA per le persone con dipendenze patologiche per il triennio 2022-2024.

A questo proposito la regione ha stanziato una serie di somme anti-dipendenze: 28 milioni di euro circa, un budget programmato sul triennio. Circa quattro milioni di euro sono stanziati sul fondo indistinto sul gioco d’azzardo, altri 4.055.000 euro per il fondo ministeriale vincolato per il 2022 sul GAP. Insomma, cifre importanti per un problema che va arginato e che non può sfociare in qualcosa di ben peggiore.

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