sabato, 1 Aprile 2023

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Nasce a Moranzani la prima foresta accessibile

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In 10 anni, il bosco catturerà circa 660 tonnellate di emissioni di C02. Ospiterà 5.300 nuovi alberi

piantumazione albero

Nasce a Mira il “Bosco Moranzani”, la foresta accessibile di Volksbank. È il primo bosco in Italia progettato per essere accessibile ed inclusivo. L’intervento che nelle scorse settimane è stato ha presentato al pubblico ed alle autorità da Volksbank sarà realizzato grazie alla collaborazione con Fondazione Emma ed Etifor. Alla messa a dimora del primo albero erano presenti il direttore generale di Volksbank Alberto Naef, assieme al vicepresidente Giuseppe Padovan. Hanno inoltre presenziato alla cerimonia il consigliere della Città Metropolitana di Venezia Paolino D’Anna, il sindaco di Mira Marco Dori insieme agli assessori Chiara Poppi ed Albino Pesce. Si sarà vita insomma ad un nuovo bosco, nel segno dell’accessibilità e della sostenibilità. Nel dettaglio si tratta area di oltre 50mila metri quadri a Mira, nel territorio veneziano a ridosso della laguna, che ospiterà 5.300 nuovi alberi ed arbusti autoctoni di 17 specie diverse. “Volksbank presenta-  afferma Alberto Naef, Direttore Generale di Volksbank- il primo progetto di riforestazione, un’iniziativa che ci permetterà di dare un contributo importante in termini di sostenibilità al territorio veneziano. L’investimento si pone ambiziosi obiettivi sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale, a favore delle disabilità, in piena sintonia con quanto previsto dal nostro piano industriale Sustainable 2023. Sul fronte ambientale, in particolare, verrà valorizzata la biodiversità, poiché saranno 17 le specie di alberi selezionate per il Bosco, favorendo così il raggiungimento di uno degli obiettivi della Banca, ovvero la neutralità carbonica. In 10 anni, infatti, il bosco catturerà circa 660 tonnellate di emissioni di C02”. Dopo aver piantato il primo albero nelle scorse settimane, l’ impianto di alberi, che terminerà nella primavera 2023, avverrà nel pieno rispetto dei ritmi della natura e dei più rigorosi standard di gestione forestale responsabile. A promuovere questa iniziativa è stata anche la Fondazione Emma. “Festeggiamo – spiega Stefano Marangoni, presidente della Fondazione Emma – i primi alberi che andranno a costituire il bosco. Vogliamo che questa area migliori la qualità di vita sociale e sia un punto di riferimento per il territorio. Il bosco sarà un luogo aperto a persone, enti ed associazioni, nello spirito della Fondazione, che opera per condividere ed includere”. L’area si svilupperà negli anni per dare l’opportunità di fruire della foresta a persone con un ampio spettro di disabilità, non solo motorie, ma anche legate a disturbi neurologico-cognitivi e patologie cronico-degenerative. In fase di progettazione, oltre ad abbattere tutte le possibili barriere, verranno ideati servizi e attività sulla base delle diverse necessità affinché ciascuno possa creare un rapporto personale con la natura. All’interno dell’area sarà presente un percorso ciclopedonale predisposto per la fruizione in sicurezza da parte di persone con disabilità motorie ed arricchito da panchine accessibili ed aree di soste attrezzate, oltre che da segnaletica e percorsi tattili come il braille.

Alessandro Abbadir

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