venerdì, 19 Aprile 2024
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Padova, numeri da record per il Progetto Gaia, il voicebot basato su Google Cloud

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Oltre 2.000 chiamate gestite in maniera automatizzata tra ottobre 2021 e aprile 2022 e circa 2000 in questa seconda stagione, dal  1 ottobre fino ad oggi.

A un anno dal lancio del progetto Gaia, il voicebot basato su Google Cloud introdotto dal Comune di Padova per fornire ai cittadini informazioni istantanee sulla qualità dell’aria e le restrizioni alla circolazione, l’amministrazione registra un bilancio molto positivo. 

Il 70% delle chiamate è avvenuto fuori dagli orari d’ufficio, per supportare in ogni momento i cittadini in cerca di informazioni personalizzate sulle restrizioni alla mobilità di autoveicoli legate alla qualità dell’aria. 

Grazie al voicebot, oggi il Comune riesce a risolvere il 96% delle chiamate in entrata in maniera automatizzata. Nell’ultimo anno Gaia ha gestito con successo circa 4.000 chiamate fino ad oggi, fornendo ai cittadini risposte tempestive e personalizzate. 

Gaia è un servizio che si è rivelato grande alleato nell’informazione e comunicazione ai cittadini circa la qualità dell’aria e le dovute limitazioni”, commenta lassessora all’Innovazione e ai Servizi Telematici e Informatici del Comune di Padova Margherita Cera. “Un’iniziativa che conferma l’impegno verso la trasformazione intelligente della città e un sistema che puntiamo a implementare anche in altri settori.”

 

Un voicebot al servizio dei cittadini e dell’ambiente 

Dopo aver vagliato diverse soluzioni, a dicembre 2021, il Comune di Padova ha deciso di affidarsi alla tecnologia di Google Cloud, collaborando con il fornitore tecnologico Esosphera per implementare Gaia, un voicebot dotato di intelligenza artificiale basato su Google Cloud.  

Quando un cittadino chiama il numero verde del Comune di Padova, Gaia fornisce in autonomia informazioni sul livello di qualità dell’aria e chiede dettagli sull’itinerario, sul tipo di auto e sul motivo del viaggio. Elaborando queste informazioni Gaia fornisce  indicazioni su eventuali restrizioni per il caso specifico e invia un messaggio di testo di follow-up. Soltanto nei casi in cui Gaia non sia in grado di risolvere il quesito, il cittadino viene contattato in seguito da un operatore che fornisce ulteriore supporto. Gaia offre, inoltre, un ulteriore vantaggio molto importante: la disponibilità di informazioni a qualunque orario. Quasi il 70% delle chiamate ricevute dal Comune era infatti solito verificarsi al di fuori dell’orario di ufficio, rendendo complesso il reperimento di informazioni per i cittadini. 

Il fatto che la soluzione fosse basata su Google Cloud è stato per noi un grande vantaggio. Per quanto ci riguarda, Google è all’avanguardia quando si tratta di intelligenza artificiale e una vera garanzia di affidabilità e stabilità” –  dichiara Alberto CoròDirettore Servizi Informativi del Comune di Padova. “Non vediamo l’ora di utilizzare Google Cloud per migliorare ulteriormente i servizi per i nostri cittadini e dipendenti”. 

Considerati gli ottimi risultati ottenuti, il Comune sta valutando ulteriori possibili sviluppi come l’integrazione con Google Home e Android Auto, per consentire alle persone di accedere istantaneamente alle informazioni dalla comodità delle proprie case e veicoli. 

Siamo felici che migliaia di cittadini abbiano potuto trovare risposte alle loro domande in maniera puntuale e tempestiva grazie alle soluzioni create utilizzando i nostri servizi, ha commentato Paolo SpreaficoDirector, Customer Engineering, Italy, Google Cloud. “Crediamo che un percorso di trasformazione digitale come quello intrapreso dal Comune di Padova con Google Cloud, possa permettere di migliorare i servizi alla popolazione in maniera concreta”. 

Ottimizzazione dei servizi dal Settore Ambiente 

In linea con quanto previsto dall’Accordo Padano e per rispettare le direttive dell’Unione Europea in materia di riduzione dell’inquinamento atmosferico anche nel Comune di Padova è in vigore dal primo ottobre al 30 aprile un sistema di limitazione delle emissioni inquinanti basato su tre livelli di allerta (con codice colore verde, arancione, rosso) in relazione alla qualità dell’aria e alla quantità di PM10 registrata e prevista.. Nel momento in cui vengono superati determinati limiti di inquinamento, la città può imporre alcuni vincoli ai cittadini, vietando ad esempio l’accesso al centro urbano ad alcune tipologie di veicoli. 

Questo sistema innesca innumerevoli richieste di supporto da parte dei cittadini: nel periodo compreso tra aprile e ottobre i servizi informativi del Comune di Padova ricevono migliaia di chiamate relative alle restrizioni alla circolazione per i mezzi privati all’interno del territorio cittadino. Vi era quindi l’esigenza di trovare una soluzione che consentisse al Comune di rispondere alle richieste dei cittadini senza sovraccaricare i dipendenti.