giovedì, 28 Marzo 2024
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Padova, un presidio di Polizia fisso in Piazza Gasparotto

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Dalla metà di gennaio negli uffici dei servizi sociali di piazza Gasparotto sarà allestito un posto di polizia dove presteranno servizio dieci agenti di polizia e un ispettore.

Una piazza che negli ultimi anni si è trovata sotto la lente di ingrandimento sia per episodi di marginalità che per criminalità. Non solo la piazza ma tutta la zona che da Piazza della Stazione continua per Piazza de Gasperi fino a Piazza Mazzini.

Una soluzione è arrivata dall’Amministrazione che in maniera sinergica insieme alla questura ha deciso di allestire, negli spazi dei Servizi Sociali di Padova, un presidio di polizia fisso operativo dalle 8 alle 20, dal lunedì al sabato. Qui presteranno servizio dieci agenti di polizia, i cosìdetti poliziotti di quartiere e un ispettore

Intendo esprimere un sincero ringraziamento e un plauso alle intese definite dal Sindaco e dal Questore per l’apertura di questo posto di polizia –  commenta il prefetto Raffaele Grassi–  Si tratta di un esperimento pilota in materia di sicurezza integrata che può essere preso ad esempio per altre realtà dove la sicurezza urbana si coniuga con la sicurezza pubblica a sostegno delle fragilità a sostegno dei degli umani nel rispetto però delle regole del nostro ordinamento generale alleviandone le sofferenze e disagi sociali e le connesse fragilità”

Nessuna intenzione di militarizzare la piazza

Nessuna intenzione di militarizzare la piazza hanno sottolineato sia il sindaco Sergio Giordani che il questore Antonio Sbordone, ma un modo per superare i problemi di marginalità e di spacciatori.

Quando ho proposto la cosa al Questore, la sua risposta è la facciamo insieme –  racconta il Sindaco Sergio GiordaniE’ un impegno per i Servizi sociali L’impegno è più nostra che della Polizia nel senso che dobbiamo cercare di aiutare sotto l’aspetto umano le persone. E’ un aiuto simbolico. La maggiore responsabilità è nostra, perché dobbiamo attivare e investire ancora di più sui servizi sociali. Dobbiamo trovare un sistema che sia un sistema pilota per tutta Italia

Quando con il Sindaco si è parlato della possibilità di aprire l’ufficio di polizia in quella zona –  continua il Questore Antonio Sbordone –  gli ho detto sì se lo facciamo insieme, se troviamo uno spazio. Sono il primo sostenitore della teoria secondo cui i blitz non servono se non vengono accompagnati da altro. Quello che bisognava realizzare è una situazione strutturale, una presenza strutturale. Siamo in una zona critica in generale perché ci sono diverse categorie di  marginalità e di debolezze. Ci sono varie situazioni di difficoltà varie umanità e quindi l’intervento deve essere necessariamente congiunto “

Sara Busato