Le indagini dei carabinieri hanno accertato l’identità del camionista indagato per omicidio stradale
I carabinieri hanno individuato il camionista che ha ucciso Davide Rebellin. E le modalità del suo comportamento, secondo quanto diffuso dal procuratore di Vicenza, Lino Giorgio Bruno, fanno rabbrividire. E’ un tedesco di 62 anni: ha investito il ciclista a Montebello e s’è perfettamente accorto di quanto accaduto. E’ addirittura sceso dal Tir, s’è avvicinato alla vittima e subito dopo è risalito sul camion ed è ripartito. E’ stato anche fotografato da alcune persone presenti, che hanno raccontato ai carabinieri del reparto operativo quanto accaduto.
Era arrivato in Italia quello stesso giorno dell’incidente. Dopo l’investimento a Montebello, s’è quindi diretto all’interporto di Verona, ha caricato della merce ed è tornato in Germania, esattamente a Recke, dove ha sede l’impresa di trasporti di cui è titolare il fratello. Recke è una città della Renania Westfalia, nel nord della Germania. E’ la stessa impresa la titolare del Tir. La polizia tedesca ha interrogato il titolare dell’impresa che ha riferito il percorso effettuato dal fratello: prima Berlino, quindi Recke.
L’uomo alla guida del Tir, del quale la procura non ha fornito le generalità, è indagato per i reati di omicidio stradale e fuga. Non è la prima volta che si macchia di questi reati. Nel 2001 l’autotrasportatore è stato condannato dal tribunale di Foggia (patteggiamento) per essere scappato dopo un incidente. Inoltre nel 2014 gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza.