martedì, 6 Giugno 2023

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Zero Branco punta sulla sicurezza: adottate nuove telecamere in via Bertoneria

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“Per affrontare il tema sicurezza, come amministrazione abbiamo scelto due linee: il ricorso alla videosorveglianza e al controllo di vicinato”

Consigliere con delega alla Sicurezza, Claudio D’Angel
Consigliere con delega alla Sicurezza, Claudio D’Angel

Se c’è un tema che desta sempre grande attenzione da parte di chi vive in un determinato territorio è quello della sicurezza. Questo tema però, a Zero Branco, sta anche a cuore dell’amministrazione, che continua il proprio impegno nell’offrire ai cittadini servizi sempre più mirati a garantirne la tranquillità… ma anche la partecipazione nelle azioni di sorveglianza territoriale.

“Per affrontare questo problema, come amministrazione abbiamo scelto due linee: il ricorso alla videosorveglianza e al controllo di vicinato – spiega il consigliere con delega alla Sicurezza, Claudio D’Angelo –. Abbiamo creato una rete di telecamere che coprono i principali incroci sul territorio e connesse ad un software che permette un’interrogazione diretta da parte di tutte le forze di polizia.  È un sistema molto sicuro, gestito con password, che garantisce l’identificazione di chi accede al server e di cosa è stato chiesto. Non solo, il sistema consente di gestire con semplicità anche nuove telecamere che vanno ad aggiungersi alla nostra rete”.

“Per quanto sia forte l’impegno del Comune però, l’aiuto dei cittadini è fondamentale – continua D’Angelo –: tappezzare tutto il territorio di telecamere è oneroso, oltre che complicato. Per questo abbiamo avviato già dal 2019 il progetto “Adotta una telecamera”, che unisce le risorse del pubblico e del privato: il cittadino, o meglio, un gruppo di cittadini si accorda per donare una telecamera al Comune, che la installerà nella zona decisa”.

L'assessore Andrea Favaretto
L’assessore Andrea Favaretto

E quest’iniziativa sta prendendo il via anche in via Bertoneria. “Abbiamo fatto una riunione con oltre 50 famiglie, ottenendo più di 30 adesioni – racconta il consigliere Andrea Favaretto, che insieme al consigliere D’Angelo e al coordinatore del controllo di vicinato, Matteo Ferretto, con la partecipazione del comandante della polizia locale, Omar Cecchetto, ha organizzato l’incontro –. La scelta dell’adozione in via Bertoneria è sorta in seguito a una serie di furti che si sono verificati lo scorso mese, uno anche nella mia stessa abitazione a progetto già in fase di avvio”.

“La cosa più bella di quest’iniziativa – afferma D’Angelo – è che si viene a rafforzare il senso di comunità, di aiuto reciproco. Lo stesso si crea anche con il progetto Controllo di vicinato. Il cittadino, infatti, è la miglior sentinella perché conosce chi frequenta il suo territorio e sa riconoscere una presenza sospetta. Le forze di polizia vivono di informazioni e solo con queste si possono pianificare servizi preventivi e lo svolgimento delle eventuali indagini: il sistema Cdv serve a raccogliere in maniera organizzata le informazioni e a farle confluire tramite i cittadini a un coordinatore e da lui alla polizia locale e ai carabinieri”.

“Spesso i cittadini fanno confluire i loro sfoghi sui social, rendendo inutile lo sforzo – continua D’Angelo –, ma con il Cdv le segnalazioni di ciascuno possono fare la differenza”. Da qui gli incontri per ampliare il progetto. Attualmente, infatti, a Zero Branco sono attivi ben 9 gruppi di Cdv, per un totale di oltre 215 adesioni, ma molte zone restano ancora da raggiungere”.

“Entrambi i servizi sono gestiti dalla polizia locale – aggiunge il consigliere –, per informazioni e adesioni è possibile rivolgersi a loro. È anche bene tenere presente in questo periodo festivo che le ore favorite per i furti sono con il tramonto, dalle 17 fino alle 22. E non bisogna mai dimenticare di denunciare: c’è infatti una certa fascia di grigio, di non denunciato, che rende difficile organizzare sopralluoghi e interventi. Un furto non denunciato, è un furto non avvenuto: soltanto la denuncia formale può aiutare Prefettura e Comune a lavorare agilmente per la sicurezza di tutti, anche nel recupero della refurtiva e nella sua restituzione, che altrimenti non è possibile”.

Gaia Zuccolotto

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